È stata rinvenuta sul Monte Massico, la poiana impallinata a Carinola (CE). A trovarla è stato un cercatore di funghi S. T. del posto che ha contattato la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli). Intervenuti immediatamente i volontari hanno constatato che l’animale riportava delle ferite di arma da fuoco.
«Il Monte Massico – sottolinea la Lipu – si conferma ancora una volta luogo molto pericoloso per l’avifauna selvatica, questo infatti è il 3° caso in meno di due mesi di rapaci tutelati dalla normativa vigente che sono oggetto di atti di grave bracconaggio».
«Questi casi sono stati rilevati in quanto i rapaci abbattuti sono stati recuperati da cittadini e consegnati ai volontari della Lipu di Caserta – commenta Maurizio Paolella – che li hanno soccorsi e prontamente consegnati al centro di recupero animali selvatici di Napoli. È molto probabile purtroppo che ci siano stati altri casi di abbattimento illegale non noti per uccelli morti sul colpo o comunque non rinvenuti».
«Da notare inoltre, sottolinea lo stesso Paolella, che nessun rapace diurno o notturno può essere confuso con altra selvaggina cacciabile, pertanto questi casi rappresentano ingiustificabili atti di bracconaggio nei confronti di splendidi animali, tra l’altro particolarmente utili al controllo dei piccoli roditori; sicuramente la drastica diminuzione di fatto dei servizi di vigilanza sulla caccia, conseguenti all’incertezza ed alla riduzione di organici in atto nella Polizia Provinciale e nel Corpo Forestale dello Stato, aggraveranno ulteriormente una situazione divenuta ormai inaccettabile.»