Quant’è bello il Convento di san Francesco in Casanova! Il visitatore che per la prima volta s’immerge in questo luogo meraviglioso, e per chi scrive è una primizia, si rende conto istantaneamente di quanto siano meritati appellativi come monumentale, suggestivo, mistico, luogo di pace…
È tra queste mura che ieri pomeriggio alle 19 Andrea Razzino ha presentato il suo libro, l’opera prima di una giovanissima carriera, e non potrebbe essere altrimenti visto che ha appena diciannove anni: Novus Ordo è questo il titolo, e il sottotitolo Sonata in LA minore rosso è in pratica la titolazione del primo dei capitoli che compongono il libro (Sonata in Sol minore blu, Fuga in Re bemolle verde, Sinfonia in LA maggiore bianco, Requiem in DO maggiore nero – Atto Primo e poi Atto Secondo e, infine, Epilogo), titoli che richiamano i movimenti di una composizione di musica classica per un’opera che proprio come questa raggiunge il suo acme (o climax come diceva il prof. Giovanni Battista Abbate uno dei relatori di ieri sera) nelle pagine centrali.
Magistralmente organizzata dall’Associazione Matilde Serao con la preziosa collaborazione di Nicola Aurilio, la serata è stata introdotta dai saluti dell’avvocato Rosa Di Maio, Assessore alla Cultura del comune di Carinola, ed è proseguita con gli interventi del citato dirigente scolastico Abbate, e dal prof. Pasquale Stanziale. A presentare, moderare e dialogare con i vari relatori e soprattutto con Andrea Razzino, Antonio Corribolo, ideatore del Premio Giornalistico Matilde Serao, premio da poco assegnato per quest’anno ad Adriana Cerretelli de Il Sole 24 Ore.
Non c’è che dire, proprio una bella serata, una serata di cui Andrea Razzino può andar fiero, una serata che sicuramente rappresenta l'”iniziazione” per l’ingresso nel nuovo ordine degli autori, di questo… casalese, anche se lui pur risiedendo a Casale di Carinola, si definisce più di Sessa Aurunca.
Uscendo notiamo che questa giornata uggiosa e le prime luci della sera hanno reso ancora più suggestivo e accattivante il monumentale complesso monastico, e andando via non si può fare a meno di pensare «Quant’è bello il Convento di san Francesco in Casanova!»
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