Il Consiglio Comunale che si terrà mercoledì 6 luglio 2016 alle ore 10.30 o, in seconda convocazione, alle ore 10,30 di giovedì 7 nella sala di Palazzo Petrucci, prevede all’Ordine del Giorno ben otto argomenti: per inciso osserviamo che non abbiamo mai capito se la legge preveda questa dilazione di 24 h nella convocazione del Consiglio per un’effettiva garanzia istituzionale giustamente dovuta ad un organo assembleare eletto dal popolo, o per favorire l’ulteriore proliferarsi di accordi sottobanco ed inciuci vari dell’homo politicus italicus, specie di cui spesso si paventa l’estinzione o l’evoluzione ma che a quanto pare è sempre viva, attiva e uguale a sé stessa.
Dei punti previsti alcuni sono essenzialmente tecnici ma di importanza capitale per la vita amministrativa di ogni Comune e addirittura per la sopravvivenza stessa di una Giunta che, per esempio, in caso di mancata approvazione del Bilancio o Rendiconto Finanziario, può vedersi commissariata, ed altri come la presentazione della nuova Giunta Comunale o la prevista modifica allo Statuto del Comune, che molto possono dire del cammino che si sta per intraprendere a Carinola e che speriamo si discosti dal solco tracciato in precedenza, senza trascurare ciò che riguarderà i Lavori Pubblici e le aree da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie. Comunque eccoli in ordine gli argomenti iscritti all’OdG:
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1) Lettura ed approvazione verbali precedente seduta;
2) Comunicazione al Consiglio della nomina della Giunta Comunale;
3) Nomina commissione per i giudici popolari;
4) Approvazione rendiconto dell’esercizio finanziario 2015;
5) Verifica ai sensi dell’articolo 172 comma 1 lett.c del D.Igvo 267/2000 in materia di quantità e qualità di aree da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie da cedere;
6) Programma Triennale 2015/2017 dei Lavori Pubblici unitamente all’elenco dei lavori da realizzarsi nell’anno 2016. Esame ed approvazione.
7) Proposta di Emendamento al Bilancio di Previsione a firma del Sindaco prot. 6981 del 23.06.2016. Approvazione Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) 2016/2018 e del Bilancio Annuale di Previsione dell’Esercizio Finanziario 2016 e Pluriennale 2016-2018;
8) Modifica Statuto Comunale[/quote]
La Giunta – Speriamo che l’Esecutivo nominato sabato sia il primo e l’ultimo dell’esperienza amministrativa targata Antonio Russo! Ci auguriamo caldamente che non si apra la pubblica giostra attiva fino a due mesi fa su cui ognuno pretende di salire perché vuol farsi un giro! Non sviliamo le cariche pubbliche a una comparsata da teatrino di provincia, non permettano i nostri governanti di elevare a normale metodo amministrativo lo scambio elettorale: sia la meritocrazia l’unico metodo ispiratore nell’attribuzione di ogni posto, politico o burocratico che sia, nell’ingranaggio della macchina comunale. Come? Come? In effetti c’è già stato uno scambio del genere che si è voluto nobilitare dandogli il nome di patto? Bene, cioè male: se c’è stato, però, vi si è potuto dar luogo proprio perché avallato dal voto popolare, ma che non si ripeta più, si abbia piuttosto il coraggio di lasciare perché cedere a pressioni politiche dei propri alleati significherebbe minare alla base il potere di cui il voto popolare ha investito un Sindaco e, francamente, di un altro vaso di coccio tra tanti vasi di ferro Carinola non ha affatto bisogno.
Modifica allo statuto – Affidare al Presidente e al suo Vice, in questo caso alla Presidente ed alla sua Vice, alcuni incarichi per coinvolgerli appieno nella vita amministrativa di Carinola, ci sembra un’ottima iniziativa, anche per un minimo di rispetto della volontà popolare, ma assegnare deleghe come l’Urbanistica (Antonella Migliozzi), o il Personale (Pina Capriglione), a chi non potrà mai sedere in Giunta, suona un po’ strano, non fosse altro perché queste sono sempre state materie di spettanza di un Assessore al ramo. Diremmo che Urbanistica, Personale o ancora, Agricoltura, assegnata al consigliere Mario Nicolò, e Polizia Urbana, riservata al consigliere Antonio Nardelli, rappresentano materie di primaria importanza: spesso costituiscono la cifra che un’Amministrazione si vuol dare e che sono ben lungi da quelle collaborazioni temporanee che definiscono la figura del Consigliere Comunale Delegato che la giurisprudenza sembra voler ammettere.
Fatte queste piccole notazioni, è sempre utile farle per rendersi conto della foresta di leggi e regolametazioni che ruota intorno all’amministrazione della cosa pubblica, aspettiamo queste modifiche allo Statuto comunale, restando però fermamente convinti che ben altre cose daranno il risultato finale di quest’Amministrazione (cose come il pragmatismo, la trasparenza e un pizzico di decisionismo, dando per scontata l’onestà), un’Amministrazione che si accinge a muovere i primi passi, anche se finora la messa in moto ci è parsa un po’ troppo farraginosa
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