Teano in Movimento con la collaborazione tecnica dell’Associazione Dilettantistica Circolo Scacchi Matidia di Sessa Aurunca, organizza il I Torneo di Scacchi che si terrà domenica 19 giugno nella splendida cornice del Museo Archeologico di Teano.
Questo quanto scritto nella pagina dell’evento Facebook:
[quote font=”georgia” font_style=”italic” bcolor=”#dd3333″]Sia nel passato che nel presente, i giochi da tavolo rappresentano il passatempo preferito dall’uomo come momento di aggregazione sociale. Nella magnifica cornice della sala conferenze del “Loggione”, parleremo degli antichi giochi da tavolo romani, precursori di alcuni dei più famosi giochi da tavolo moderni, approfondendo la conoscenza sul gioco degli scacchi. Al termine del miniconvegno, completeremo la mattinata con il 1° Torneo di Scacchi.
Programma:
ore 9:00 : miniconvegno sui giochi da tavolo romani e sugli scacchi;
ore 10:00 : inizio torneo di scacchi.
Per iscriversi al torneo:
3339529068
3388852158
3335984349[/quote]
Gli scacchi, secondo il campione russo Garri Kasparov «Il gioco più violento che esista», hanno un’origine ammantata nel mistero, radici che affondano nella notte dei tempi e dire con certezza quando sono stati inventati e da chi è impresa impossibile. Nonostante ciò varie sono al proposito le teorie, ma l’ipotesi più accreditata pone il loro luogo d’origine in India: alcuni poemi persiani del VI e VII secolo descrivono infatti un gioco da tavolo, lo chatrang, che ha molti punti in comune con il gioco moderno.
Gli stessi poemi però fanno risalire lo chatrang a un passatempo ancora più antico, sempre indiano, lo chaturanga (letteralmente “diviso in quattro”) dalle parole in sanscrito chatur, che significa “quattro”, e anga, che significa “parti”. Appare comunque quasi certo che le origini dello chaturanga siano da far risalire addirittura al I o al II secolo d.C. Il nome fa riferimento alla divisione delle quattro armate – fanteria, cavalleria, carri ed elefanti. Questa prima forma di scacchi veniva giocata sull’ashtapada (letteralmente “a otto piedi”): una scacchiera di 64 quadrati.
Alcuni studiosi ritengono addirittura che lo chaturanga derivi a sua volta da arcaici giochi cinesi, tuttavia dagli elementi finora raccolti sembra che lo chaturanga sia il gioco che ha i maggiori diritti di fregiarsi del titolo di progenitore originale del moderno gioco degli scacchi, in quanto i giochi più antichi presentavano solo alcuni tratti in comune con esso.
L’aspetto “quadripartito” della parola sanscrita in riferimento al gioco è stato spesso frainteso, si pensò infatti che nella forma originale fosse un gioco per quattro persone. Gli scacchi a quattro, comunque, sembrano non essere mai usciti dai confini dell’India. È importante notare che chaturanga era una parola che faceva riferimento direttamente agli eserciti indiani; solo in seguito agli scacchi. Così anche la parola ashtapada esisteva già dal II secolo d.C.. Questo significa che, nella forma originale, gli scacchi erano esplicitamente considerati un gioco di guerra, avendo preso il nome direttamente dalle armate.
Gli scacchi furono portati in Europa dagli Arabi intorno al X secolo. Tra i cristiani, i pezzi indiani e arabi (Re, consigliere – i nostri alfieri -, elefanti – le nostre torri -, cavalieri, carri e soldati) furono sostituiti da quelli che conosciamo.
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