Per quattro anni abbiamo chiesto al Sindaco di ritornare sui suoi passi. Da subito con il suo amministrare aveva portato le tasse al massimo ivi compresa quella dell’addizionale comunale Irpef che dallo 0,3% raggiungeva la quota stellare dello 0,8%.
Negli anni abbiamo proposto una metodologia molto semplice, in periodo di crisi chi più ha più deve dare e pertanto chiedevamo uno scaglionamento della tassa in base ai redditi. Oggi l’amministrazione, ad un anno dalle elezioni, solo per propaganda elettorale, approva una diminuzione dell’Irpef di 0,1% (una vera presa in giro verso i cittadini).
Ci troviamo comunque d’accordo sul far risparmiare i cittadini ma evidentemente ancora una volta di fatto non viene tenuto conto delle differenze di reddito e quindi un giovane part-time o un pensionato con reddito basso ottiene la stessa riduzione di chi guadagna molto di più.
Infine ci teniamo a precisare che non abbiamo votato la delibera di consiglio perché a nostro parere illegittima, data la mancanza del parere del revisore dei conti come da art. 239 del Testo Unico sugli Enti Locali e come modificato dal decreto legge 174/2012.
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Igor Prata e Corrado Freddino