In questi giorni a Casanova di Carinola, in onore della Madonna Grande ed Eccelsa si rinnova la bellissima storia ultratrentennale dell’Infiorata e si fa festa.
Le feste patronali rappresentano in modo concreto le dimensioni umane tipiche di un contesto sociale, richiamando e facendo vivere aspetti e valori significativi della vita cittadina.
In esse i motivi religiosi si mescolano a motivi socio-ambientali e costituiscono punto di riferimento per l’identità e l’appartenenza culturale della comunità.
Essa resta uno dei momenti più significativi della vita di un paese e diventa l’occasione del ritorno, dell’incontro, del rituffarsi nel proprio ambiente. In essa si può cogliere una esigenza di ricomposizione della comunità cittadina che vive così momenti forti di identificazione e di intensi rapporti umani.
Non solo nel caratteristico e diffuso fenomeno del ritorno degli emigranti ma anche in tutte le diverse forme che accentuano la socialità e la partecipazione, emerge il bisogno di appartenenza, di identità culturale, di radicamento.
Nella devozione si coglie la ricerca del significato della vita, la nostalgia delle radici perdute, una sensibilità estetica vissuta nei riti e nelle manifestazioni.
Al Comitato festeggiamenti della Madonna Grande ed Eccelsa va tutta la mia stima per il faticoso ed entusiasmante lavoro svolto ( che io ben conosco avendo sempre partecipato al comitato festeggiamenti di Nocelleto ) ed alla popolazione tutta i miei auguri più sinceri.
Convinto come sono che la realtà festiva è da interpretare come patrimonio ambientale da conservare e tramandare; se mi accorderete la vostra fiducia, mi impegnerò per valorizzare e sostenere questa meravigliosa festa e tutte le feste patronali che animano le frazioni del Comune di Carinola affinchè il valore culturale e sociale che esprimono aiutino a raccontare e a comunicare la storia e l’identità del nostro territorio e della nostra comunità.
Francesco Di Biasio
9 thoughts on “La Festa Patronale :evento culturale e sociale.”
“Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi”.
Cosa non si fa per quella maledetta poltrona ma mi chiedo, vi conviene? Cosa se ne guadagna dall’amministrare un comune, che da tante parti, si dice essere disastrato, oserei dire “sgarrupato”?
Eppure c’è qualcuno, che vive qui ed è convinto che deve dare inizio alla ricostruzione. Lo dobbiamo a noi stessi. Vivere nello sgarrupo è triste, meglio rimboccarsi le maniche. Decidi tu chi è costui è ringrazia dio che c’è ancora qualcuno così.
che dilettante. il fratello alcuni anni fà partecipò alla “prucessione”
che vergogna i pe issu… elemosinare favori nel modo più spudorato dietro la facciata imbiancata di buon cristiano… siamo veramente arrivati alla frutta. uno scritto falso e sporco, sarebbe stato più dignitoso tacere.
Rivolga la domanda ad Antimo Marrese che ha fatto di tutto per NON far candidare Giggino Verrengia a Sindaco. Si è fatto la tessera del PD, ha partecipato alle riunioni, ha fatto perdere il sindaco a Casale e poi si è candidato con la destra.
ringrazia il peteterno che ce ancora qualcuno in grado di difendere un pò casale, altrimenti con tutti stì futuri santoni e predicatori del bene comune a Casale il Comune ce mette ri canciegli
il papabile sindaco si pote va risparmiare questi mezzucci da vecchio politicante anni settanta, è un’offesa all’intelligenza della persone, non siamo mica tutti imbecilli, qualcuno qualche libro l’ha letto anche di sociologia
Come siamo scesi in basso. Il principale tema della campagna elettorale per Di Biasio sono le feste patronali….Sepolcri imbiancati…aime’
Ma come si fa??
Nel 2016 ancora con siti metodi, la festa patronale con la speranza di raccogliere qualche voto, SPERPERO DI DENARO INUTILE…LE FESTE PATRONALI NON PORTANO NIENTE NE A LIVELLO ECON0MICO NE ALIVELLO SPIRITUALE, ANZI DIMOSTRANO L’IDEA DI CHIESA E COMUNITA CHE STI SIGNORI HANNO IN MENTE. DA ABOLIRE ASSOLUTAMENTE, SPERIAMO NEL VESCOVO.
obsoleta l’idea di Chiesa che s’evince……Svegliati non c’è più la Dc……