Miserere di Sessa Aurunca patrimonio UNESCO?

Quando ormai la Settimana Santa 2016 è stata archiviata, e con essa tutte le manifestazioni liturgico-sacre del mondo intero e segnatamente della cittadina di Sessa Aurunca, apprendiamo con piacere da un servizio del TG2 che è da lì partita, indirizzata all’UNESCO, la richiesta di riconoscimento del Canto del Miserere di Sessa Aurunca come patrimonio immateriale dell’Umanità.

Il Miserere è il salmo penitenziale n. 50 (ascoltane un’esecuzione), conosciuto come la preghiera del re David penitente, con cui lo stesso  invoca la misericordia di Dio a seguito dei suoi peccati e specialmente di aver spedito in guerra il suo suddito Uria l’Ittita per poter liberamente amare la moglie di lui Betsabea. Lamentoso e piangente come un bambino re David canta le lodi di Dio, affidandosi, sicuro, al suo perdono:

[quote font=”georgia” font_style=”italic” bcolor=”#8224e3″]Miserère mei, Deus, secùndum magnam misericòrdiam tuam.
Et secùndum multitùdinem miseratiònum tuàrum, dele iniquitàtem meam.
Àmplius lava me ab iniquitàte mea,
et a peccàto meo munda me.[/quote]

Nel salmo vi è una sicurezza sconfinata nella possibilità di conversione, nonché una quasi certezza del perdono e della misericordia di Dio. Il canto che i confratelli dell’Arciconfraternita del Ss. Crocifisso intonano durante tutto il periodo quaresimale, è giunto ai giorni nostri tramandato nei secoli solo grazie a una gelosa tradizione orale e il suo apprendimento risulta chiaramente ovviamente ancor più difficoltoso visto che manca una ben definita scansione musicale e quindi chi voleva avvicinarvisi per scoprire i segreti di questo canto non aveva altra scelta se non quella di apprenderlo dai cantori più anziani, apprendimento che oggi è ovviamente favorito dalla presenza di supporti elettronici e multimediali che sono in grado di conservare la timbrica propria di ogni trio esecutore.

Questo canto polivocale, in latino com’è evidente, che quando viene eseguito si fonde in una sola voce, costituisce un unicum a livello mondiale: infatti a detta degli esperti solo a Sessa Aurunca esso viene eseguito a tre voci: per esempio quello eseguito a Castelsardo in Sardegna è eseguito da 4 cantori.

Oggi il canto del Miserere è l’inno di misericordia del popolo sessano che ha fatto ribattezzare Sessa Aurunca La Gerusalemme della Campania ed è appunto oggetto della richiesta fatta all’UNESCO, richiesta che come ha assicurato S.E. monsignor Orazio Francesco Piazza, vescovo di Sessa Aurunca, riceverà il Patrocinio morale della Diocesi.

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