Nell’antica Roma il 17 marzo si celebravano le “Liberalia”, feste per il sedicesimo anno di età di un ragazzo, quando cioè si deponevano la bulla e la toga praetexta e si prendeva la toga virilis.
Per omaggiare Bacco e Sileno, il vino scorreva a fiumi: per ingraziarsi le divinità del grano si friggevano frittelle di frumento.
A San Giuseppe, che si festeggia solo due giorni dopo (19 marzo), la fanno da protagoniste le discendenti di quelle storiche frittelle: le zeppole di S.Giuseppe.
Ecco le ricette, sia per la zeppola al forno che per la zeppola fritta:
Ingredienti
1 kg di farina 00
1 l di acqua
800 g di burro
20 g di sale
10 uova
Per il ripieno crema pasticcera, amarene
Formare la così detta palla.
Metti sul fuoco l’acqua, fai sciogliere il burro, aggiungi la farina ed il sale e mescola.
Quando l’impasto si staccherà dalle pareti dell’ampia pentola dove avrai precedentemente messo il tutto, spegni il fuoco, allarga bene la “palla” falla raffreddare.
Ponila in una planetaria ed aggiungi uno alla volte le uova intere.
Metti l’impasto così ottenuto in un sac à poche.
Metti la punta di ferro della sacca sulla superficie di una placca, con movimenti rotatori crea dei cerchi concentrici sempre più larghi, fino a raggiungere la dimensione che vorrai per le tue zeppole.
Infornale per circa un’ora in un forno che avrai posizionato, sui 190°/215°.
Ogni tanto gira la teglia.
Una volta che le zeppole si saranno raffreddate, riempile con la crema pasticcera che avrai precedentemente preparato e le amarene.
Ingredienti
1 kg di farina 00
1 lt di acqua
350 g sugna
10 g sale
20 uova
abbondante olio di semi di girasole per friggere
Ripieno uguale a quello della zeppola al forno.
La sugna è la protagonista della zeppola fritta. Detto questo, una volta che avrai preparato le zeppole esattamente come avevi preparato quelle al forno, potrai friggerle in olio di semi.
Poi falle scolare ben bene, riponile sul piano da lavoro e riempile.