Carinola, il ritorno delle 15 statuette maiolicate

Cresce l’attesa a Carinola per la manifestazione di inaugurazione prevista per domani delle due sale espositive intitolate allo storico Luca Menna nelle quali verranno esposte le 15 bellissime statuette maiolicate collocate dal 1558 fino agli anni ’60 sulla facciata della Chiesa SS. Bernardo e Martino, già chiesa Cattedrale della ex Diocesi di Carinola.

Il programma della manifestazione, prevede una prima fase con  inizio alle ore 17.00 nel corso della quale interverranno il parroco don Enrico Passaro, il Sindaco di Carinola dr. Luigi De Risi, il prof. Guido Donatone Direttore Centro Studi per la ceramica meridionale di Napoli, il Soprintendente di Caserta arch. Salvatore Buonomo e la funzionaria della stessa Soprintendenza dr.ssa Lucia Bellofatto. Le conclusioni saranno del Vescovo di Sessa Aurunca mons. Orazio Francesco Piazza. A moderare gli interventi ci sarà Antonio Corribolo che è uno dei componenti il Comitato organizzativo dell’evento. Ricordiamo che il prof. Donatone è stato  di recente interessato alla questione del  prestito della capolavoro del Caravaggio “Le 7 opere di misericordia”  per la mostra in allestimento al Quirinale.

Subito dopo il dibattito ci sarà l’inaugurazione vera e propria con la benedizione dei locali destinati al Museo ed il classico taglio del nastro. Saranno esposti alcuni importanti reperti storici della Cattedrale eretta dal vescovo S. Bernardo negli anni antecedenti il 1109 anno  della sua morte, sede di Diocesi fino al 1818.

In particolare, ed è questo l’argomento del convegno introduttivo, si parlerà di 15 bellissime statuette di ceramica invetriata che nel 1558 furono collocate dal vescovo Bartolomeo Capranica sulla facciata della Chiesa (e precisamente tra i due cornicioni indicati dalle freccette nella foto di testa risalente agli anni ’50, dove sono ancora visibili) tolte negli anni ’60 dalla Soprintendenza di Napoli per ragioni di sicurezza e custodite nei locali della Reggia di  Caserta dal 1986. A cura di un Comitato spontaneo composto da fedeli di Carinola, nel corso degli ultimi mesi sono stati raccolti dei fondi con i quali sono state allestite due idonee sale nei locali dell’ex Seminario dove appunto verrà istituito il museo della Cattedrale intitolato allo storico notaio Luca Menna morto nel 1854 e seppellito nella Chiesa dell’Ave Gratia Plena meglio nota come Chiesa dell’Annunziata.

Il progetto è stato realizzato con il sostegno e la collaborazione del Vescovo di Sessa Aurunca mons. Orazio Francesco Piazza, della Soprintendenza di Caserta nella persona della dr.ssa Lucia Bellofatto e soprattutto di Mario Andolfi nonché dell’Amministrazione Comunale di Carinola.

Proprio sulla origine delle preziose 15 statuette e soprattutto del loro rapporto con la Cattedrale di Carinola sarà incentrato il dibattito introduttivo perché al riguardo ci sono varie scuole di pensiero.  Secondo alcuni si tratta di manufatti del periodo aragonese, secondo altri potrebbero essere di epoca ancor più antecedente.  Si tratta comunque di manufatti unici e preziosi  che rappresenterebbero le 4 Virtù Cardinali, Prudenza, Fortezza, Temperanza e Giustizia, le 3 Virtù Teologali, Fede, Speranza e Carità; le restanti potrebbero rappresentare gli opposti delle Virtù vale a dire i Vizi o, secondo altri, alcune Sibille.

Sono state inoltre recuperate importanti targhe marmoree risalenti ai Vescovi della ex Diocesi di Carinola tra i quali mons. Capranica, Della Marra, Abbate, Del Plato ecc. e saranno altresì esposte alcune botole antiche che nell’abside dell’antica Cattedrale e delle 6 cappelle esistenti in precedenza,  coprivano le tombe dei canonici componenti il Capitolo Diocesano.

Si tratta comunque solo di una tappa in quanto per il futuro è prevista una seconda fase di recupero con un allargamento del Comitato organizzativo ma soprattutto con studi mirati finalizzati a svelare il mistero che circonda la storia delle 15 bellissime statuette della Cattedrale di Carinola che dopo oltre 50 anni ritorneranno della loro sede naturale: un evento importantissimo, che travalica i confini della pura religiosità ed è sicuramente equiparabile al recupero di palazzo Petrucci/Novelli restituito alla pubblica fruizione nel 2003.

 

– foto di Antonio Corribolo – 

 

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