Ettore Scola: addio al maestro del cinema italiano

Con Ettore Scola se ne va l’ultimo grande maestro del cinema italiano. Con grandioso impegno ha raccontato l’Italia che si riscattava dal fascismo e cercava di dimenticare la guerra; con un linguaggio profondo, ma lieve, ha saputo tratteggiare tutti i tipi di italiani: dagli intellettuali di sinistra che si davano convegno sulle “terrazze”, ai commercianti in competizione sleale; ha dato voce al radiocronista licenziato e mandato al confino perché omosessuale e alla casalinga schiacciata dalla prepotenza del marito fascista, ai genitori che passavano la notte davanti alle scuole e ai militanti comunisti in crisi d’identità e di fedeltà. Una carriera e una vita nel segno dell’impegno civile, politico e sociale che lo portò tra l’altro a far parte del governo ombra del Partito Comunista Italiano, nel 1989, con la delega ai Beni Culturali. 

Si intitola “Ridendo e scherzando” il film con cui Ettore Scola ha detto addio al cinema e al suo pubblico. Un documentario con cui le sue figlie, Paola e Silvia, lo hanno restituito nella sua complessità di regista, artista e padre. «Il cinema è un lavoro duro ma si può, ridendo e scherzando, mandare qualche messaggetto, qualche cartolina postale con le proprie osservazione sul mondo. Il cinema è come un faretto che illumina le cose della vita». E ridendo e scherzando il regista, morto oggi all’età di 84 anni, ha attraversato più di cinquant’anni di cinema e storia italiana.

Maestro dalla incredibile ed acuta capacità di lettura dell’Italia, della società e dei suoi mutamenti, del sentimento del tempo; una “coscienza civile” del Paese. Una rapida carrellata nel cinema di Ettore Scola: Dramma della gelosia, Una giornata particolare, La terrazza, La famiglia, C’eravamo tanto amatiSplendor, Che ora è?, Il viaggio di Capitan Fracassa, Romanzo di un giovane povero, La cena… Capolavori che vanno dagli occhi al cuore. Un pezzo di storia del cinema: qualcosa che non muore.

Adele Migliozzi

Porta il nostro abbraccio a Vittorio, Alberto, Nino, Marcello e Massimo! 

Ettore
Marcello Mastroianni e Ettore Scola 

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