Con la pubblicazione all’Albo Pretorio del comune di Carinola della Delibera di Giunta del 13.1.2016, integrazione della precedente dello stesso titolo, diviene a tutti gli effetti ufficiale la nuova denominazione della Piazzetta Vescovado di Casale in PIAZZETTA DEPORTATI,
L’iter di “ridenominazione” della Piazzetta di Casale è iniziato nel settembre del 2012 per iniziativa di un gruppo di cittadini sollecitati da casaledicarinola.net con la
ferma intenzione di trasferire alle generazioni future un ricordo che giocoforza andrà via via dissolvendosi, quando oltre ai diretti protagonisti, non ci sarà più nemmeno chi, come noi, ha raccolto le loro parole
… così era scritto nella nostra proposta: continuando, si intendeva far memoria di «uno dei più vili esempi di collaborazionismo fascista e di disumanità nazista, anche se stavolta furono probabilmente ingannati anche gli stessi fiancheggiatori, vi è stato il 23 settembre del ’43, due settimane dopo il fatidico annuncio dell’armistizio fatto dal Capo del Governo maresciallo Badoglio, ed ha avuto come proscenio la nostra Piazzetta: un banditore fascista attirò con un inganno parte degli uomini casalesi in questo luogo oggi foriero di spensieratezza e sotto la minaccia dei mitra tedeschi furono catturati e deportati in Germania, per essere destinati ad ingrossare l’industria bellica nazista dando origine a quel fenomeno tristemente noto come “Gli Schiavi di Hitler”. Per una dettagliata e commovente descrizione dell’episodio, rimandiamo alla lettura del sito http://anitaliandeportee.org/ trascrizione on-line del diario di Oreste Maina, testimone oculare e purtroppo anch’egli vittima del rastrellamento di cui parliamo e della successiva deportazione in Germania cui fortunatamente sopravvisse, ma che alcuni anni fa ci ha lasciato a causa dell’avanzata età, di cui riportiamo soltanto l’incipit che riguarda proprio l’episodio in oggetto:
23 settembre 1943, Casale di Carinola
I soldati tedeschi si appostano con le mitraglie per tutte le vie di Casale. Verso le ore 8:00 un banditore gira le vie del paese dicendo che tutti gli uomini si uniscono in piazza per ascoltare il discorso di un ufficiale tedesco. Andati in piazza ci accorgiamo che siamo chiusi da tutte le strade. Si ritirano i documenti e ci danno un’ora per andare a casa a prendere qualcosa. Dicono che ci portano a lavorare per due, tre giorni. Ci avvertono che per chi non torna, saranno fatte rappresaglie sulla famiglia. Io intuisco che ci portano in Germania, ma per paura di rappresaglie contro mia moglie, i miei due figli, e mio padre, mi presento. Dopo un’ora siamo tutti in piazza. Ci fanno salire sui camion e ci portano sopra le montagne vicino al Massico. La notte la passiamo all’aperto, sempre attorniati dai tedeschi.
Oltre alla Piazzetta Deportati di Casale era già stata decisa l’intitolazione della piazza di Nocelleto al Sergente Maggiore Carmine Bertolino, un eroe dei nostri giorni natio di Nocelleto che il 22.08.1980 sacrificò la propria vita per salvare alcune persone nei locali di una officina meccanica dove si era sviluppato un incendio. L’iniziativa di intitolare la Piazza all’eroe di Nocelleto è stata promossa da un comitato spontaneo nato a fine 2013 che raccolse numerose firme.
Per quanto riguarda le strade dell’intero Comune, 34 in totale, le nostre anticipazioni per quelle “casalesi” sono state confermate. In ogni caso ecco l’elenco completo estratto dalla delibera pubblicata già il 30 dicembre scorso:
* in foto PIAZZA CARMINE BERTOLINO a Nocelleto e PIAZZETTA DEPORTATI a Casale
2 thoughts on “Piazzetta Deportati: ora è ufficiale”
Per quelli come me che non conoscono i fatti storici,qualcuno
può fare un racconto dell’avvenimento, l’elenco dei nomi delle persone
deportate e come andò a finire.Sarebbe bene anche fare una
lapide con i loro nomi e la data , per quelli che verranno….
Anche se per una nobile questione il nome è davvero brutto..