Forse qualcosa si sta muovendo nell’agone politico carinolese. Forse il perpetuarsi, che a volte sembra eterno, di una classe politica che non è che abbia dato una gran prova di sé, non è poi così scontato. Forse per le elezioni di maggio ci sarà pure una Primavera Carinolese così come c’è stata la Primavera Roccana del giovane sindaco Carlo Montefusco che pochi mesi fa trionfò a Roccamonfina sovvertendo l’ordine costituito dando origine a una di quelle svolte quasi impossibili solo da immaginare. Forse…
Forse.
Quest’avverbio dubitativo ci sembra il più indicato per commentare quelle che finora sono solo voci di corridoio, autorevoli, certo, scontate quasi, ma pur sempre voci di corridoio: Igor Prata ha intenzione di “monetizzare” il suo indiscusso e lampante successo elettorale delle Amministrative di maggio, quando solo per pochi voti mancanti alla sua lista a livello regionale non entrò trionfalmente a Palazzo Santa Lucia scalzando dal loro seggio avversari ben più quotati di questa Circoscrizione. Prima abbiamo detto MONETIZZARE: ecco vorremmo che questo bruttissimo termine non avesse più diritto di residenza nella Politica, e non solo in quella locale.
Fatto sta che ci sembra ovvio che qualcosa si muova in quell’area.
Più volte abbiamo asserito con fermezza che non è certo una questione di Destra, Sinistra o del sempre più bistrattato Centro, a dover rappresentare il discrimine per un’oculata scelta, ma, soprattutto a livello locale, devono essere le persone, la loro storia e la fiducia che riescono a infondere, l’elemento decisivo per preferire uno all’altro, una lista all’altra: affidarsi a semplici slogan o parole scritte su carta non è più il caso, è un azzardo che Carinola non può e non deve permettersi.
Guardiamo con simpatia ad un movimento che si appella «a tutti coloro che hanno avuto le porte chiuse per non aver barattato la loro libertà; a tutti coloro che hanno proposte temerarie e a tutti coloro che sentono di avere competenze utili allo sviluppo territoriale o semplicemente di avere smania di essere cittadini attivi», leggiamo dal manifesto politico pubblicato insieme al comunicato stampa, del resto anche noi nel nostro piccolo abbiamo spesso auspicato un Masaniello ad amministrare Carinola convinti come siamo che più che governare si debba cambiare, ma nel contempo nutriamo qualche riserva nei confronti di chi, nel proporsi a farlo, usa le solite parole della politica militante («Ci proponiamo, quindi, come nuovo vettore locale d’opinione e di azione che alle prossime elezioni amministrative contenderà l’autorità politica a chi l’ha sempre detenuta. Siamo convinti sia necessario e possibile aggregare tutte le energie e risorse umane positive del nostro territorio, appellandoci a tutti coloro che fino ad oggi non hanno trovato o riconosciuto le giuste condizioni per proporsi»), un mix tra Che Guevara («È necessario contrapporre una resistenza attiva e combattente in grado di invertire il movimento di fuga dal nostro territorio e trasformarlo in moto di presa e di conquista democratica del palazzo») e Nichi Vendola («Un palazzo che oggi dispone sul vuoto democratico e demografico, e lo fa con deficit valoriale nonché di programmazione e di ambizione. Crediamo che l’inversione di status di chi è oggi governato in soggetto governante… »).
Questo non fa che rafforzare il nostro pensiero: vediamo sulle gambe di chi, di quali uomini e donne viaggiano queste idee. Igor Prata lo conosciamo, ma si illude chi non pensa ad una squadra formata da persone e competenze diverse per amministrare un Comune non certo grande ma annosamente afflitto da varie problematiche irrisolte.
L’abitudine a giudicare dalle parole abbiamo visto dove ci ha condotto, ma forse…
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N/S
4 thoughts on “Forse!”
tutto fumo, e poco arrosto per sfamare solo un masaniello non residente e di poche discusse capacità.
“Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, non certezze. Perché non cerca la fine, ma va verso l’infinito…”
Giacomo Leopardi
si però dopo la grande “RIVOLUZIONE CULTURALE” del “Passero”, dovreste anche voi del sito stare a ttenti a propinarci queste notizie che poi oltre a farci fare un cumulo di commenti e litigare tra di noi non portano a conclusinoe niente. secondo me siete in buona fede troppa però di queste chiacchiere e minestre trite e ritrite ne abbiamo piene le tasche per non dire altro.
Anche senza nomi il manfesto parla da se qualcosa che si vociferava in giro da mesi,
1- il simbolo
riprende vari simboli di movimenti studenteschi, antagonisti, ecc, la freccia nel tondo che batte e si riflette libera senza confini è un simbolo adoperato, usato abusato e troppo riutilizzato per non riconoscerlo anche se abilmente colorato e ahimè mascherato.(per me )
2- in nome del programma
fare…..movimento invento girare rigirarsi per ritrovarsi nelle solite maggioranze di centro-sinistra o pseudo tali, niente di più, insomma con chi appoggia chi vota astenendosi, chi prende parte senza essere della partita .
3- dopo l’esperienza di coraggio e libertà, svanita come neve al sole d’agoto ma che volete propore di cosa volete parlare….????
alla fine se sarà, se non farà la fine del passero al massimo 300 voti…
Prata è fuori dal consiglio regionale per colpa della solita mentalità sadomasochista che certa sinistra ama sfoggiare sempre nei momenti e con le modalità meno opportune.
Ora con questo manifesto cosa si propongono di fare? Quale è il prossimo obbiettivo?
Credo abbiano forza sufficiente per eleggere un consigliere comunale, forse, a patto di impegnarsi sul serio.
Nulla di più di questo.