Non è certo dei ghiacciai del Polo Nord o di quello Sud che stiamo parlando, bensì del Consiglio comunale di ieri sera che finalmente con un vero e proprio atto di responsabilità ha ridato vita a una struttura, il Polo Scolastico appunto, che è costata alla comunità Carinolese già 2.700.00 € in termini economici, e più di quattro anni, e chissà quanto tempo ancora, di inutili chiacchiere politico-burocratiche.
Il Polo è stato chiuso finora per una serie di deprecabili mancanze amministrative, iniziate già dalla decisione di edificare su quel terreno, e continuate con leggerezze burocratiche che sarebbe stato ingiusto far ricadere in toto sulla cittadinanza carinolese.
Con la decisione di ieri del Consiglio Comunale, votata da quasi tutti i presenti, il solo Di Spirito era assente e i due consiglieri di opposizione Galdieri e Nuvolone si sono astenuti, la delibera di consiglio comunale n. 40 del 2009 riprende vigore, esce dal frigorifero e diviene immediatamente esecutiva anche se bisogna che ora il Comune paghi un’oblazione di cui bisogna ancora stabilire l’entità visto che la stessa Soprintendenza Provinciale si è dichiarata incompetente a farlo.
Un voto contrario sarebbe stato difficilmente spiegabile a meno di avventurarsi in quel “politichese” con cui i politici ci deliziano spesso, ma con questo adempimento si è posto fine ad un vero e proprio “caso”, anche se dal lato amministrativo, sotto traccia, la vicenda non finisce qui e sicuramente ancora se ne parlerà.
Come detto tutti, o quasi favorevoli, anche quelli che, chissà per quale motivo, avevano preannunciato il loro voto sfavorevole: ancora una volta le alchimie della politica dimostrano la propria indecifrabilità facendo vedere improvvisamente “bianco” ciò che fino a pochi giorni prima appariva totalmente “nero”: evidentemente san Paolo non è stato l’unico ad essere stato folgorato sulla via di Damasco.
Comunque almeno una volta possiamo con sollievo notare che la politica ha smesso di usare questa vicenda per giocare sulle spalle dei cittadini, forse l’aveva fatto già per troppi anni, ma rimane netta la sensazione che tra la «Doppia conformità» cui accennava il consigliere Verrengia, e la candida ammissione del Sindaco che alla domanda dello stesso Verrengia sull’eventuale presenza di vincoli dice «Ci si accorge solo al taglio del nastro», alludendo alla cerimonia d’inaugurazione rivelatasi poi inutile, poco si sia capito di questa vicenda nata male, gestita peggio, e che col voto di ieri si è solo apparentemente conclusa: però, in definitiva, almeno per noi “comuni mortali” finalmente lo è!
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