Giornata divisa in due quella di ieri per la comunità di Casale: in mattinata durante la Messa c’è stata la cerimonia di consegna delle magliette ai partecipanti del Gr.Est, 2015, il gruppo estivo dell’oratorio Ain Karem che col brioso titolo “Per far festa” oggi inizierà le proprie attività col ritrovo mattutino presso i locali appunto dell’Oratorio.
Un sincero augurio ai bambini, ai ragazzi, e agli animatori che in questi giorni saranno loro custodi e il cui ruolo fondamentale è sempre più riconosciuto visto che si sta preparando un mini-corso di pronto soccorso medico che sarà tenuto dal dottor Franco Mancini nella giornata di giovedì.
Nel pomeriggio, alle 18.30, vi è stata la cerimonia di riconsegna alla parrocchia SS. Giovanni e Paolo del quadro della Madonna del Carmine: questo dipinto fu donato alla parrocchia dalla famiglia di Alessandro Anfora e sua moglie Francesca, i genitori di Maria Sofia Anfora Imparato, il 20.07.1941. La figlia ha voluto far restaurare questo quadro ormai usurato, e che dopo la festa liturgica del 16 luglio prossimo verrà posizionato in una parete della navata laterale.
La cerimonia che ha avuto inizio da casa Anfora-Imparato, alle spalle del Monumento ai Caduti, ed è culminata con una celebrazione in chiesa, ha fatto memoria della particolare devozione verso la Madonna del Carmine. Questo quadro era posto in una sorta di cappella con tanto di altarino e delle sedie riservate ai componenti della famiglia a ridosso della parete destra della chiesa (dove poi venne alla luce l’affresco raffigurante una Deposizione), che un tempo si diceva “che era degli Anfora”. Negli anni poi quest’usanza è venuta meno in seguito al deterioramento del quadro stesso.
Alessandro Anfora (il papà della signora Maria), lavorava al Pirotecnico di Capua e aveva un collega, un certo Garzillo di Casapulla, che era bravo a disegnare e a dipingere tanto è vero che faceva anche dei quadretti per i compagni di lavoro. Un giorno Alessandro gli chiese se fosse disposto a fare un quadro della Madonna del Carmine, per sostituire quello ormai rovinato. Il collega si rese disponibile chiedendo solo che gli fosse fornita una tela, presa dal corredo della moglie di Alessandro, Francesca, e un’immagine da cui trarre spunto. Una volta terminato il quadro è stato posto in chiesa, come detto nel 1941.
Il resto è cronaca di ieri.
* un ringraziamento va a Mariella Imparato, bisnipote di Alessanndro, per le dettagliate notizie forniteci, e a don Luciano Marotta per aver messo gentilmente a disposizione le foto
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