Sabato 27 giugno alle ore 17.00 a Calvi Risorta manifestazione presso la ex-Pozzi, durante la quale è previsto anche il blocco dell’Appia. Ritrovo in piazza Municipio fuori il comune di Calvi Risorta. Verranno richieste misure urgenti come il monitoraggio di tutta l’area vasta dell’Agrocaleno ed efficaci bonifiche.
Proseguono quindi le iniziative più encomiabili (le foto allegate si riferiscono ad una analoga dello scorso sabato 20), da quando in quell’area: la verità è che sarebbe ora di cercare sul serio i responsabili occulti e non ci riferiamo certo a quei viscidi esponenti della Camorra che puntando al facile guadagno hanno permesso per anni di avvelenare le terre campane alle industrie del Nord, no di quelli si sa già, ma la domanda cui urge fornire una risposta è questa: da anni fioccavano le denunce, da parte di forze politiche e soprattutto di associazioni di privati cittadini su quello che ormai era diventato il segreto di Pulcinella degli interramenti e dei vari illeciti sversamenti di materiali velenosi o residui di lavorazione industriale,
COME MAI CHI DI DOVERE, CHI CIOÈ ERA PREPOSTO AL CONTROLLO EFFETTIVO DEL TERRITORIO, LE FORZE DELL’ORDINE DEI VARI CORPI, NON È MAI INTERVENUTO, NON HA MAI CONTROLLATO E SOLO ORA SI AFFRETTA A CHIUDERRE I CANCELLI QUANDO ORMAI I BUOI SONO GIÀ SCAPPATI, O MEGLIO QUANDO DA TEMPO LA GENTE CONTINUA A MORIRE?
In ogni caso pubblichiamo il comunicato del “Comitato per l’Agrocaleno: NO Centrale a Biomasse” che protesterà anche contro la Centrale a Biomasse:
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Appello ai movimenti in lotta, agli abitanti dell’AgroCaleno, ai singoli cittadini, alle associazioni e a chiunque si batte a difesa del proprio territorio per il sacrosanto diritto ad una vita degna.
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SABATO 27 TUTTI IN CORTEO
concentramento ore 17.00 in piazza Municipio fuori il comune di Calvi Risorta. Il corteo sarà determinato e terminerà solo quando otterremo risposte chiare e plausibili da chi di dovere.
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In questi giorni si offre in pasto all’opinione pubblica l’ecocatastrofe della ex Pozzi. Non bastavano mattatori e showman di turno a fare a gara per la rivendicazione della paternità di cotanta macabra scoperta, ma ci si mette anche il carrozzone governativo che, con i suoi contenitori creati ad hoc per salvaguardare i suoi sodali, continua a fagocitare nel suo schema farlocco, e oramai sbugiardato, territori su territori.
Lo diciamo a chiare lettere:
noi non siamo #terradeifuochi
ma siamo #terradiresistenza!!!!!
L’agro caleno si batte dagli anni ’90 contro vari attacchi ambientali, dalla Q8 all’installazione della piattaforma di rifiuti tossici, passando per la centrale di Sparanise imposta con la forza dei manganelli e della repressione ad intere comunità. Da due anni ci ritroviamo con la minaccia di un ennesimo impianto di morte, una centrale a biomasse prevista proprio sull’area della ex-pozzi, luogo devastato da decenni di incuria e abbandono.
Quell’aria l’abbiamo segnalata più volte apponendo sigilli e sequestri popolari, bussando ogni volta alle sue porte con forza e determinazione per ribadire che quel luogo era luogo di morte, e una centrale addirittura lì sopra rendeva ancora più sospetta la situazione agli occhi della comunità.
Per questo ribadiamo con rabbia che la ex-pozzi sarà per noi la battaglia cruciale, non vogliamo che per l’ennesima volta il destino di questo territorio sia scritto dall’alto, ma siamo determinati a scriverla noi, come abitanti che in questo territorio vivono e resistono.
Chiare le nostre rivendicazioni:
– No all’emergenzialità e al commissariamento creato dal protocollo Terra dei fuochi
– L’immediato, assoluto e incondizionato divieto di costruzione di nuovi ecomostri, a partire dalla centrale a biomasse della società Iavazzi Ambiente.
– L’immediato, urgente e indifferibile dirottamento dei flussi economici e finanziari, a partire dai 17 milioni stanziati con decreto ministeriale a Iavazzi per costruire la biomasse, per riqualificare l’Agro Caleno e restituirgli dignità e prospettive di sviluppo, tenendo conto dei bisogni di tutti tra reddito, sanità e servizi sociali.
– L’ immediata e totale bonifica dell’intera area della ex Pozzi, solo sotto stretto controllo popolare.
CI VEDIAMO SABATO ALLE ORE 17.00, CONCENTRAMENTO PREVISTO FUORI IL COMUNE DI CALVI RISORTA.
IL CORTEO NON FINIRA’ FIN QUANDO NON AVREMO RISPOSTE CERTE E NON SARA’ ASCOLTATA LA VOLONTA’ POPOLARE.
Vendicheremo ogni euro speso per gli ecomostri, ogni omertà o insabbiamento sul disastro della ex pozzi, ogni speculazione, ogni morto di tumore, e ogni vivo che resiste!
Solo le Comunità difendono le Comunità.
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Comitato per l’Agrocaleno: NO Centrale a Biomasse.