Una folla commossa, a tratti affranta, e sicuramente ancora attonita si è stretta per l’ultimo saluto alla famiglia di Elio Meschinelli, l’illustre sessano di cui il destino mercoledì scorso ha tragicamente stroncato la vita, insieme a quella del giovane Pierluigi Busiello, nello scontro frontale di via Raccomandata, una delle strade d’accesso alla cittadina aurunca.
Addio al padre, all’illustre professore-preside e al sindaco, uno di quei Sindaci che vengono rimpianti quando sono ancora in vita, tanto da indurre il Primo Cittadino attuale, il dottor Luigi Tommasino, a proclamare di, fronte a questa tragedia, una giornata di LUTTO CITTADINO «quale segno di cordoglio e partecipazione di questa Comunità al dolore della famiglia del prof. Meschinelli, le cui doti morali, culturali ed umane sono ampiamente ed unanimemente riconosciute» in quanto la morte dell’«illustre protagonista della vita culturale e sociale non solo della nostra Comunità, ha destato profonda e straordinaria commozione in tutti».
Poco c’è da dire in queste tristi occasioni e come al solito è il silenzio il compagno migliore.
Personalmente stringo in un affettuoso abbraccio la figlia Concetta (confidenzialmente chiamata Cettina) di cui sono stato compagno di classe al Liceo Classico “A. Nifo” e che dal suo ritiro spirituale sicuramente dedicherà qualche preghiera alla memoria del caro papà Elio.
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Novelio Santoro