Ancora sangue sull’autostrada A16 Napoli-Bari. Erano da poco passate le ore 18 quando quattro operai sono morti nel tratto tra Monteforte Irpino e Baiano, nell’Avellinese, lo stesso che il 28 luglio del 2013 fu teatro della tragedia del viadotto di Acqualonga (nella cosiddetta “strage dei pellegrini” un pullman dopo aver sfondato il guardrail volò giù nella scarpata facendo un salto di 30 metri e lo schianto provocò la morte di circa 40 persone).
Le vittime sono Giovanni Ruggiero, 44 anni, di San Felice a Cancello (Caserta), Pasquale D’Amore, 54, di Acerra (Napoli) e i fratelli Antonio D’Auria e Carmine D’Auria, di 44 e 49 anni, di Napoli. Viaggiavano a bordo di un pulmino da 8 posti della Volkswagen che trasportava loro e altri tre colleghi, tra cui il conducente del mezzo.
I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Nola.
Provenivano da Grottaminarda, dove avevano trascorso la giornata al lavoro, e stavano facendo ritorno a casa in direzione Napoli.
Sconosciute, al momento, le cause della tragedia. Sul posto gli agenti della Polizia stradale di Avellino e i vigili del fuoco che hanno estratto gli operai dalle lamiere.