Sabato 16 e domenica 17 maggio torna la classica festa rionale di San Pasquale: quest’anno i ringraziamenti oltre al comitato organizzatore rionale vanno estesi anche al Comitato Festa d’Agosto che tanta parte sta avendo nel recupero di questa tradizione.
FINALMENTE qualcosa che si recupera! E speriamo in modo continuativo e non effimero. Purtroppo le difficoltà organizzative aumentano col progressivo moltiplicarsi degli adempimenti fiscali che gravano su ogni iniziativa. È maggiormente da apprezzare dunque chi si dedica anima e corpo a questo tipo d”impegno perché dimostra di avere a cuore la nostra agonizzante Casale.
Godiamoci dunque il programma che a partire da sabato 16 ci accompagnerà fino alla celebrazione della Santa Messa di domenica 17, il tutto in onore di san Pasquale. Ma chi era costui? Pasquale Baylon fu un umile fraticello spagnolo del 1500 che fin da giovanissimo sentì forte la vocazione religiosa. Di lui si ricorda oltre alla grande umiltà un pericolosissimo viaggio attraverso la Francia calvinista e la difesa dell’Eucaristia. Fu dichiarato Santo nel 1690 da papa Alessandro VIII.
“San Pasquale Baylon protettore delle donne”: ma come mai?- L’origine della sua “protezione” delle donne e delle nubili è una storia davvero simpaticissima e giunge soprattutto dalla tradizione popolare partenopea. Tradizione che narra che il fraticello consigliasse in confessione alle donne che si lamentavano… dei mariti di dar uovo sbattuto con zucchero e vino e per questo è considerato da molti anche l’inventore dello zabaione.
Il suo culto ebbe molta diffusione a Napoli ed in provincia per poi diffondersi in varie parti d’Italia ma soprattutto nel meridione. Le donne cantavano e pregavano il santo così:
[quote]San Pasquale Baylonne protettore delle donne,
fammi trovare marito, bianco, rosso e colorito,
come te, tale e quale, o glorioso san Pasquale![/quote]
Un po’ di notizie sulla cappella di san Pasquale dei Vignai – Di recente acquisizione (gennaio 2013) della parrocchia di Casale di Carinola, in effetti nemmeno di acquisizione in senso stretto possiamo parlare visto che in realtà si tratta di una donazione fatta da privati cittadini, pochissime sono le notizie relative a questa costruzione sacra.
Incastrata, è proprio il caso di dir così vista l’ubicazione, tra le private abitazioni della zona Vignai, che è stato uno dei primi due nuclei abitativi che diede origine a Casale (la zona Sud e la Nord erano anticamente unite dal ponte Catino), basandoci sulle notizie raccolte dal compianto professor Ruosi, sappiamo che [quote color=”#ffffff” bgcolor=”#dd5858″]«La cappella di S. Pasquale doveva essere il luogo di raccolta e di preghiera di una comunità monastica ubicata nella casa Ullucci e confinante con la casa del reverendo Giovanni Anfora, che fu il “rector curatus” di Casale (tra il 1814 e il 1857, ndr)».[/quote]
Purtroppo non siamo in grado di fornire ulteriori notizie relativamente a quella che fu una delle tante cappelle gentilizie sparse per il territorio casalese e che rafforzano la certezza di un fervore comunitario attivo nel corso dei secoli.