Nell’ambito del progetto nazionale Open Gate lanciato dalla Sogin, la società che si occupa dello smantellamento (processo di decommissioning), delle centrali della stagione nucleare chiusa con il referendum del 1987, per la prima volta in assoluto in assoluto in Italia saranno visitabili le centrali nucleari italiane in via di dismissione, tra queste la centrale di Sessa Aurunca del Garigliano al centro di perenni discussioni sul suo smantellamento.
L’impianto, secondo il programma stilato dall’azienda, ospiterà un massimo di settecentosessanta persone, 380 al giorno, che potranno essere guidate nella ”zona controllata” e nella ”zona non controllata” della struttura. «L’obiettivo – si legge in una nota diramata dall’azienda – è far conoscere il lavoro che Sogin porta avanti quotidianamente per terminare lo smantellamento degli impianti nucleari, nel rispetto dei criteri di massima sicurezza, e di sensibilizzare sul tema della gestione dei rifiuti radioattivi, dal loro stoccaggio nei depositi temporanei alla sistemazione definitiva nel Deposito nazionale. La sua realizzazione consentirà, infatti, di chiudere il ciclo elettronucleare nei nostro Paese».
Il deposito nazionale, dopo i tentativi degli anni passati e le fasi preliminari dell’ultimo periodo. dovrebbe giungere di nuovo a definizione nei prossimi mesi, chiarendo e completando il circuito dei rifiuti nucleari in Italia. La discussione è avviala da tempo, sebbene non sia ancora giunta a definizione tra i vari organi governativi.
Per partecipare all’iniziativa è necessario iscriversi entro domenica 3 maggio attraverso la pagina dedicata sul sito internet www.sogin.it, inserendo i propri dati e allegando copia del documento di riconoscimento.
One thought on “La centrale nucleare del Garigliano visitabile a metà maggio”
Ma le tute per proteggersi dalle radiazioni le fornirà la Sogin?