Acqua sicura nel Carinolese

Riguardo ai problemi che stanno attraversando le vicine comunità di Sessa Aurunca e Cellole relativamente al livello di arsenico rilevato nell’acqua destinata al consumo personale abbiamo chiesto al sindaco dottor Luigi De Risi di aggiornarci sulla situazione di Casale e del comune di Carinola.

In verità già eravamo a conoscenza dei periodici controlli e delle analisi cui il prezioso liquido che esce dai rubinetti di casa viene sottoposto, ma nonostante ciò sono circolate voci, opera probabilmente di qualche buontempone, sulla sua scarsa salubrità: ecco il Sindaco ci dice che «La nostra acqua negli ultimi 4 anni non ha mai superato i nuovi è più bassi livelli di arsenico stabiliti dalla Comunità Europea, e ciò si evince dalla certificazione rilasciata dall’ARPAC, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania. Siamo anche in attesa di un quesito posto al dipartimento di Mondragone per ulteriori assicurazioni».

Riportando quanto scritto dall’Assoutenti di Roma ricordiamo che:

 

L’Arsenico è rilevabile in quasi tutte le acque destinate al consumo umano. Le indagini epidemiologiche effettuate hanno dimostrato che, se permangono per molti anni alti livelli di arsenico (maggiori di 200 microgrammi/litro) nelle acque potabili, l’ESPOSIZIONE cronica dovuta all’uso continuativo di tali acque, può essere statisticamente associata ad una maggiore FREQUENZA di talune patologie (tumori della pelle, del polmone, degli organi interni, malattie cardiovascolari. Nella catena alimentare e nelle acque per il consumo umano troviamo l’arsenico che viene estratto dalle rocce, dai terreni e dalle acque che vi circolano. L’arsenico in piccole dosi è considerato un elemento essenziale per l’uomo (Emsley John, 1989). In dosi più elevate ha un effetto cancerogeno e ad alte dosi il suo effetto porta rapidamente alla morte.  

e che…

Si ritiene che un consumo di acqua con contenuti di arsenico superiori a 0.01 mg/L porti a problemi dermatologici, disturbi nervosi e, come detto sopra, al cancro. La Comunità Europea ha riconosciuto questo problema e ha di conseguenza ridotto il valore limite per le acque destinate al consumo umano a 10 µg/L (microgrammi per litro). 

 

Ripetiamo dunque le parole del Sindaco…

«La nostra acqua non ha mai superato i nuovi è più bassi livelli di arsenico stabiliti dalla Comunità Europea».

 

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