UFO sulla base NATO di Carinola?

La base Nato di Carinola è ancora una volta sotto i riflettori. Durante la guerra fredda le sue coordinate sono state per decenni tra gli obiettivi prioritari in caso di guerra termonucleare, e questo è ormai un dato consegnato alla storia.

Ma oggi chi ha interesse a monitorare l’area, considerato che, ufficialmente, la base è stata smantellata?

Fatto sta che si ripetono insistenti notizie di “avvistamenti” di oggetti che volano (ovviamente non-identificati), con il favore delle tenebre, lungo il perimetro di quello che da molti è stato giudicato come uno dei santuari della guerra fredda in Europa Sud Occidentale.

È automatico e quasi inevitabile quindi che il fatto ispiri suggestioni legate alle attività degli extraterrestri, agli UFO (sigla che appunto sta per Unidentified Flying Object).

È possibile che  anche gli omini verdi siano attratti dall’idea di visitare la base Proto realizzata dagli americani proprio nella pancia del nostro Monte Massico?

Perché no?

Anche se è abbandonata da tempo ormai la base nasconde ancora intatti tutti i suoi segreti e tanti misteri. Lo confermano le testimonianze dirette di chi per tutta la vita ha lavorato alla sua realizzazione. All’interno della base ci si muoveva su rotaie, che come una ragnatela si inoltravano nel ventre profondo della montagna in tutte le direzioni e su diversi livelli. Nessuno era in grado di farsi un’idea neppure dell’andamento del lavoro che stava svolgendo perché la rotazione era continua ed il cambiamento dello stato dei luoghi quotidiano.

La base è stata per anni un enorme cantiere, perennemente work in progress, in cui comunque la manodopera civile veniva impegnata soltanto per determinati lavori ed in determinate aree. Molte le zone completamente militarizzate in cui era assolutamente vietato l’accesso al personale civile. Manca pertanto una planimetria esatta della sua estensione, della sua conformazione reale. Ma fa tutto parte del personaggio.

Se tutto fosse noto che razza di base segreta sarebbe?

Ma rimane da stabilire ora che cosa succede nella notte nel cielo sopra Monte Massico. Le luci che volano radenti sul monte scomparendo improvvisamente che cosa sono, che cosa significano? Come anche a cosa è dovuto lo strano movimento di elicotteri sprovvisti di ogni contrassegno che sembrano scaricare materiali nei pressi della base volando con i motori silenziati?

I primi sembrano essere comunque oggetti volanti non convenzionali, in grado di muoversi con rapidità, senza produrre rumore e percorrendo traiettorie a bassissima quota. Velivoli americani di ultima generazione in ricognizione o che altro? Ma poi perché gli americani dovrebbero continuare ad avere un’attenzione così alta per un luogo che rappresenta soltanto un cimelio del passato?

E se la realtà fosse ben diversa da quella che sembra la sua apparenza, come capita sempre nelle migliori spy stories?  Se invece la base PROTO, abbandonata anni fa, conservasse ancor oggi un interesse militare ben preciso nello scacchiere del Mediterraneo e fosse in realtà perfettamente in grado di diventare operativa all’occorrenza in caso di crisi?

Certo è che queste ipotesi contrasterebbero un poco con le nuove politiche estere americane nell’era di Trump. Ai suoi illuminati occhi la stessa NATO non è altro che un costoso quanto inutile armamentario di un’epoca ormai archiviata.

Arriverà un giorno in cui riusciremo a dare una risposta compiuta ai tanti interrogativi che abbiamo proposto sopra? Siamo ottimisti, perché disperare? Chi vivrà… vedrà.

K