E’ mancato qualcosa a livello di spettacolo come sanno tutti quelli che lo seguono da sempre. E’ mancato lo stori-teller multimediale che accompagna le sue esibizioni per ovvi motivi tecnici legati all’infelice situazione climatica. Ma un pezzo importante della musica leggera italiana, un testimone di primo piano dei “cantautori” italiani era lì sul palco con le sue sonorità e le sue canzoni.
Con i suoi settant’anni portati benissimo e una band di supporto di tutto rispetto. Veri musicisti, bella musica rock. Edoardo è stato ed è tutt’ora un grande.
Da ascoltare il suo ultimo album pronti a salpare, primo premio Amnesty International nel 2015.
Canta oggi la speranza che naviga nel nostro mare a bordo di barche troppo piene e troppo fragili come ieri cantava l’impegno sociale e politico unico strumento che può produrre un cambiamento reale nella società.
Alle falde del Massico l’appuntamento con Bennato non poteva certo saltare per uno scroscio d’acqua inopportuno e fuori stagione.
Arrivederci Edoardo, se Dio vorrà, ci vediamo l’anno prossimo, sempre da queste parti .
Ti vogliamo bene.
–K–