È fissato per il prossimo venerdì 20 novembre il Consiglio Provinciale che prevede l’ingresso in assise dell’ex sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto al posto di Pasquale Salzillo, in quota Forza Italia, di Giuseppe Carfora al posto di Augusto Bisceglia, sempre per FI, e la probabile assegnazione delle deleghe da parte del presidente Angelo Di Costanzo.
La surroga dei suddetti consiglieri si è resa necessaria dopo lo scioglimento delle amministrazioni comunali di Aversa e Marcianise, e a essere interessato dai cambiamenti è il gruppo di Forza Italia che precedentemente aveva già subito un altro cambio con l’uscita di Domenico D’Angelo di San Prisco e l’ingresso di Fabio Monaco di S.Maria C. V.
In seguito alla necessaria sostituzione di questi Consiglieri, si affronterà il nodo “deleghe”: particolarmente ambite per la loro importanza sono le deleghe dell’Agricoltura, delle Attività produttive e del Patrimonio, funzioni ritenute essenziali e come tali specchio dell’indirizzo politico della Maggioranza di Forza Italia. A tal proposito c’è da sottolineare che nelle settimane scorse erano trapelati un po’ di malumori proprio nel gruppo di FI per la paventata possibilità di dialogo con i gruppi di minoranza cui eventualmente sarebbero toccate alcune di tali deleghe (il riferimento è soprattutto al Partito democratico).
Intanto c’è sempre il nodo economico-finanziario da sciogliere con la spada di Damocle rappresentata dal dissesto finanziario che pende sull’ente di corso Trieste. Ad oggi il Consiglio non ha approvato il bilancio di previsione, né il riequilibrio, e si attende la decisione del Governo sull’emendamento che dovrebbe “salvare” le Province in difficoltà, tra le quali, neanche a dirlo, c’è Caserta.
È brutto notarlo ma nonostante tutti i proclami di rinnovamento e di pulizia a favore del pubblico interesse, si continua in maniera imperterrita a fare i conti col bilancino del manuale Cencelli e questo a perenne discapito della Comunità: come mai tale atteggiamento non ci sorprende più?
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