Da pochi giorni le variopinte e allegre maschere che hanno allietato il festoso periodo carnevalesco hanno riguadagnato i ripostigli, mentre le strade, le piazze delle nostre città, dei nostri paesi, vengono di nuovo inondate di tante “maschere vere”.
L’ 8 marzo, domani, rimane l’emblema di questa reiterata ed ipocrita metamorfosi sociale, a parte le doverose manifestazioni per ricordare le violenze sulle donne e per ricordare l’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne che ancora, e purtroppo, in molti Paesi è ancora lontana da venire.
Nel giorno che sta per arrivare viaggeranno vagonate di baci, abbracci, mimose, rose, cioccolatini e di frasi fatte, peccato che il giorno dopo e troppo in fretta, tutto cade nel dimenticatoio… !
Auguro alle donne, sicuramente più esposte alla violenza fisica e psicologica delle maschere vere, soprattutto tra le mura domestiche e sui luoghi di lavoro, d’incontrare nel lungo tragitto della vita tanti VOLTI, nessuna maschera!
A noi uomini voglio augurare di saper DONARE (non regalare ma DONARE… ) alle donne non fiori che presto appassiscono ma sentimenti di AMORE;
Di saper DONARE condivisione e non possesso;
Di saper DONARE rispetto e non prevaricazione;
Di saper DONARE gratitudine e non irriconoscenza;
Che tutti i giorni dell’anno siano vissuti come l’8 marzo.
Si può fare!
Si può essere!
Basta crederci!
Auguri!!!
Lorenzo Razzino