A Sessa Aurunca 350 studenti “hanno riletto” Guido Gozzano per conoscere sé stessi. Guido Gozzano: il crepuscolo dell’incanto è il titolo del libro che l’autore, il prof. Gianfranco Lauretano, ospite del Convitto A. Nifo, ha presentato il 17 febbraio a Sessa Aurunca, nella splendida cornice del Cinema Corso Seccareccia. Il poeta ha già tenuto convegni per la numerosa, vivace e meravigliosa platea del Nifo sulla Letteratura della Resistenza all’epoca del Neorealismo, sul senso della lettura e della scrittura e sulla poesia del ‘900. Un cordiale ringraziamento è rivolto al Rettore, Prof. Giovanni Battista Abbate, per la sensibilità con cui cura, valorizza e promuove i nostri convegni letterari, collaborando anche con i docenti per uno studio attento e consapevole delle tematiche affrontate.
Il professor Lauretano ha pubblicato i volumi di poesia La quarta lettera (Forum, Forlì, 1987), Preghiera nel corpo (NCE, Forlì 1997 – ristampa: Ellerani, Trieste 2011), Occorreva che nascessi (Marietti, Milano 2004), Sonetti a Cesena (Il Vicolo, Cesena, 2007), Racconto della Riviera (Raffaelli, Rimini 2012), Questo spentoevo sta finendo (Alla chiara fonte, Lugano, Svizzera, 2013) e il volume di prose liriche Diario finto (L’Obliquo, Brescia 2001). Sue traduzioni dal portoghese e dal russo sono pubblicate su antologie e riviste. Presso l’editore Raffaelli di Rimini sono uscite in volume le traduzioni dal russo Il cavaliere di bronzo di Aleksandr S.Puskin e per le edizioni del Saggiatore La pietra di Osip Mandel’štam. Egli svolge attività di critica letteraria su periodici e quotidiani. Ha curato, tra l’altro, il commento ai canti XXIX, XXXII e XXXIII del Purgatorio di Dante (Rizzoli, Milano 2001) e pubblicato i volumi La traccia di Cesare Pavese, (Rizzoli, Milano 2008), Incontri con Clemente Rebora (Rizzoli, Milano 2013), Guido Gozzano. Il crepuscolo dell’incanto (Raffaelli), Beppe Fenoglio La prima scelta (Ares 2022), Nekropolis, Romagna (Cartacanta 2022). Dirige le collane Poesia contemporanea e L’Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea ed il trimestrale letterario clanDestino per la casa editrice Raffaelli di Rimini. Dirige l’Annuario della poesia italiana contemporanea dal titolo L’anello critico 2022, (Cartacanta 2023). È fondatore e Direttore letterario della rivista di arte e letteratura Graphie e fa parte del comitato di redazione della rivista di critica e letteratura dialettale romagnola Il parlar franco. Ha ricevuto nel 2022 il Premio Adriatico per la poesia. Lo scorso anno ha pubblicato il volume di poesia Questo spentoevo.
La cornice musicale dell’evento è stata curata dagli studenti del Liceo musicale Agostino Nifo. Gli studenti dei Licei classico, scientifico e artistico hanno letto, invece, alcune poesie di G. Gozzano.
Le poesie del ‘900 vengono catalogate come “simboliste”, ma per comprenderle bisogna conoscere il loro centro d’origine, dunque Parigi. Proprio qui nascono i termini decadente e Simbolismo, per cui il poeta Baudelaire definirà il luogo in cui ci muoviamo una “foresta di simboli”. In Francia, verso la fine dell’‘800, inizia un periodo di modernità e non solo, ma anche di rinnovato ottimismo. Ad esempio, vi è un movimento filosofico, il Positivismo, che prevede un pensiero positivo, comune anche a noi moderni. Tale periodo viene catalogato con il termine Belle epoque, non solo a causa della positività del pensare, ma anche delle rivoluzioni avvenute in ambito scientifico, tecnologico e medico. Dunque vi è un senso di progresso e di ottimismo che celebra la ragione dell’uomo. I poeti simbolisti, invece, fanno parte di una categoria che rileva all’interno dell’uomo un’anima irrazionale, che si agita e sfugge al controllo della ragione. Essi intuiscono che vi è un’ombra oscura, che permette di temere che il futuro sarà nefasto. Il Simbolismo, con le sue teorie sulla purezza della poesia, rifiuta di presentare il reale per come è, offrendo, invece, al lettore una realtà sublimata ed “allucinata”. Gli oggetti, presentati sotto forme altre, diventano il mezzo per accedere ad un significato celato, un simbolo (nel suo significato etimologico di συμβάλλω, mettere insieme), che consente di immaginare molteplici significati, dettati da un’anima irrazionale.
Guido Gozzano è il poeta delle piccole cose, della delusione della vita, una vita ritirata, isolata. La poesia Totò Merùmeni è il suo autoritratto, quello di un uomo che avrebbe voluto condurre una vita brillante, ma che, a causa della tubercolosi, muore a 33 anni. Il testo recita La Vita si ritolse tutte le promesse […] Così Totò Merumeni, dopo tristi vicende, / quasi è felice. La felicità ed il ritrovamento dell’Assoluto sono in quel quasi. Totò cerca di vedere la felicità in ciò che c’è. Il titolo del libro, “Il crepuscolo dell’incanto”, presenta nel termine /incanto/ una manifesta ascendenza hegeliana. La modernità ha perduto l’incanto, sostiene l’autore. Non ci accorgiamo più del nostro essere. Il Crepuscolarismo è l’incapacità di aderire alla realtà così com’è. L’incontro, intervallato dai reading musicali delle poesie “L’immagine di me voglio che sia”, “Totò Merumeni” e “Cocotte”, volge all’epilogo con una magnifica interpretazione della poesia “Salvezza”, messa in musica e cantata dagli studenti del Liceo musicale.
Maria Sasso