In questi giorni a noi cittadini del Comune di Carinola la Publiservizi, società esattrice per conto del Itl SpA già Consorzio Idrico che si é trasformato ufficialmente in una società pubblica per azioni da un paio d’anni diventando appunto ITL, ha inviato almeno due bollette di pagamento relative al Canone Acquedotto, Fognature e Depurazione. Bollette d’incomprensibile lettura ai più svelti di mente figurarsi alle persone un po’ più avanti con l’età come il sottoscritto che nonostante il trascorso esattoriale non è riuscito a far quadrare la pretesa.
Non si comprende la ratio del perché di tre e più letture rilevate nel corso dell’anno che generano solo confusione, anziché di una sola lettura annuale ma probabilmente questo dettaglio non è dato capire ad una mente mediocre come quella di chi scrive: infatti, malgrado l’impegno, non sono riuscito a far quadrare il consumo richiesto con tre bollette che coprirebbero il periodo 1/01/2022 – 31/12/2022 e 1/01/2023 – 31/12/2023.
Chiaramente nei prossimi giorni mi recherò in qualche ufficio della Publiservizi per farmi illuminare, nel frattempo credo sia diritto del cittadino/contribuente di essere informato in maniera più trasparente, più leggibile, e dovere, nella fattispecie trattandosi di servizio comunale, dell’amministrazione comunale intervenire presso la concessionaria perché ciò avvenga, in modo da far tale che ciascuno cittadino/contribuente possa essere pienamente consapevole della richiesta di pagamento avanzata.
Lorenzo Razzino
3 thoughts on “Carinola e le bollette ITL”
Non solo, non si capisce le bollette. Ma perché dato che siamo pieni di allacci abusivie non ci sono CONTROLLI. paghiamo noi x loro…
L’ACQUA E’ LA MADRE DI TUTTI I DIRITTIO .
La Costituzione Italiana non contiene alcuna norma che riconosca espressamente un diritto soggettivo all’acqua, ma quest’ultima è desumibile dalla tutela del diritto alla vita (art.2 della Cost.).
La nostra Carta Costituzionale afferma che l’acqua è pubblica, e, quindi, è un bene comune, cioè di ogni persona, come il paesaggio, l’ambiente e la salute, che sono tutelati direttamente dalla Costituzione; la conservazione e l’utilizzo dei succitati beni non possono essere per pochi, ma per tutti.
“l’acqua è un diritto essenziale per la vita umana” recita la “Dichiarazione Universale dei diritti umani”; quindi l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, direttamente tutelati dalla Costituzione fondamentale ed universale perchè determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani”.
L’acqua non andrebbe tassata, ma solo il servizio di distribuzione di essa.
NANA’
Di male in peggio