[Riceviamo e pubblichiamo] – Per chiarezza … onore di verità … trasparente e corretta informazione.
In breve la storia …
Nel lontano 1999, da un ‘idea del Prof Michele Lepore, nasceva la “Festa della Vendemmia”, con l’intendo di risvegliare l’assopito interesse che ruotava intorno alla coltivazione delle vite. Dopo la prima edizione, contagiati dall’entusiasmo e dal successo suscitato, nasceva spontaneo il “Comitato Popolare Organizzatore”- “Festa della Vendemmia” ONLUS, dotandosi di uno statuto regolarmene registrato, (ancora in corso di validità) che, tra le tante attività sociali previste – {1- Promozione di iniziative culturali quali teatrali, musicali, pittoriche, letterarie e folkloristiche ecc. 2- Tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente, in particolare l’attività della viticoltura. 3 – Ricerca, raccolta e diffusione di notizie riguardanti il mondo contadino e le sue tradizioni ed altro ancora.)- per la “Festa” prevedeva “L’organizzazione e la realizzazione di una manifestazione annuale da tenere nel periodo della vendemmia denominata “Festa della Vendemmia” per sensibilizzare le nuove generazioni alla produzione e alla coltura del vino”.
Nel corso degli anni, oltre alla realizzazione delle attività sociali previste dallo statuto -(Rievocazione teatrale del passaggio di San Paolo sull’omonima collina e dell’Apparizione di Santa Maria al Santuario. – Realizzazione delle panchine e del cancello al Santuario. – Adozione, restauro e cura del Monumento ai Caduti, – Adozione a distanza di due bambini a nome “Festa della Vendemmia” Casale di Carinola. – Donazione all’Oratorio dei giochi esterni, di due bigliardini e tavolo da ping-pong- Organizzazione di sfilate e giochi in occasione del Carnevale – Un annullo filatelico in occasione della X edizione, nonché omaggio di oggetti vari in ricordo della “Festa” a tutte le famiglie), il Comitato, contagiato anch’esso dall’entusiasmo popolare, oltre ad organizzare la fase conviviale della domenica sera, con l’allestimento degli stand culinari rionali, opera e sacrificio di tante bravissime massaie, arricchiva la “Festa” con una serie di interessanti iniziative (Conferenze con esperti sulle tematiche della viticoltura e politici locali. Vigneto in Piazzetta. Concorso del vino del contadino. Palio delle Botti. Allestimento di stand per Aziende vitivinicole ecc. ) tali da rendere le due giornate della “Festa” ricche di avvenimenti, vissuti attivamente come protagonisti e con entusiasmo da buona parte dei cittadini.
La “Festa” è diventata negli anni “l’evento per eccellenza” di Casale, grazie a quella magia e al sereno e accogliente clima che si è riusciti a creare, emanando fascino ed attenzione proprio perché realizzata da tutto il popolo di Casale che ne è stato protagonista attivo ed assoluto.
Poi, come ogni bella favola, anche intorno alla nostra manifestazione è andato calando l’entusiasmo e, nelle ultime edizioni, è venuta meno quella partecipazione popolare (fatto salvo l’allestimento stand gastronomici) che aveva reso unica ed inimitabile la “Festa”.
Il “Comitato” dopo attenta analisi di quanto accadeva, e dopo aver riflettuto più e più volte se continuare ad organizzare una “Festa” che non emanava più quel fascino ed entusiasmo necessario a renderla unica, facendola diventare una delle tantissime sagre che si realizzano sul territorio oppure fermare la stessa, congelando nel ricordo collettivo la bellezza che essa aveva suscitato in ogni partecipante, legando il nome “Festa della Vendemmia” ad un periodo storico ed irripetibile vissuto dal popolo di Casale, quale protagonista assoluto della “Festa”
Dopo 18 anni e 16 Edizioni della “Festa” il “Comitato” con grande sofferenza emotiva e per rispetto di quanti, a vario titolo avevano partecipato alla realizzazione della stessa, decideva di congelare la “Festa” e lasciare nella memoria collettiva la bellezza e il fascino della manifestazione opera di un intero popolo “Casale”.
In breve l’attualità …
Ultimamente, è nata a Casale l’Associazione “Viviamo Casale ” formata da ragazzi giovani e pieni di entusiasmo che si prefiggono di attuare una serie di iniziative per risvegliare l’assopito torpore che si respira a Casale. Venuti a conoscenza che nel loro programma c’è anche l’intenzione di realizzare una manifestazione per la promozione di un prodotto locale – il vino- e che avrebbe avuto la stessa denominazione della “Festa” sopradescritta, ci si incontrava con una rappresentanza dell’Associazione. Nel corso dell’incontro, oltre che complimentarsi con gli aderenti all’Associazione, per il coraggio di mettersi in gioco in un periodo così incerto, si spiegavano dettagliatamente le motivazioni che avevano portato il “Comitato” a congelare la suddetta “Festa” e si chiedeva loro di non utilizzare la stessa denominazione “Festa della Vendemmia”, per la loro prossima iniziativa, ma una dicitura alternativa, che facesse distinzione tra la vecchia “Festa” e la nuova manifestazione (quale poteva essere “Sagra della Vendemmia” – “Festa dell’Uva” – “Vino Falerno in festa”) in virtù delle ragioni su esposte e solo e unicamente per non intaccare e confondere quel meraviglioso ricordo vivo nella memoria collettiva con una qualsiasi altra manifestazione, che per ragioni delle mutate normative, non potrà essere assimilata a quanto in passato realizzato. Nel contempo si offriva all’Associazione tutta la collaborazione e l’esperienza maturata di questi anni ma a tale semplice e motivata richiesta, con grande sorpresa e stupore, in modo sorprendentemente irritato e irrispettoso, veniva risposto di no, anzi, comunicavano addirittura che si sentivano offesi da tale richiesta e che nulla dovevano ai componenti del vecchio “Comitato”.
Più volte è stata riproposta la richiesta, di modificare la denominazione, adducendo e sottolineando le motivazioni, ma sempre, in modo sostenuto, è stata respinta e alla richiesta del perché del diniego la risposta è stata “Perché la Festa della Vendemmia ha un forte richiamo, una grandissima visibilità e tanta popolarità” cosa che non ci sarebbe con un ‘altra dicitura.
Nel frattempo, incurante di quanto era stato chiesto, l’Associazione diffondeva, tramite siti web, un primo post in cui affermava un “Festa della Vendemmia” SIAMO TORNATI, creando con “quel Siamo tornati”, non poca confusione tra chi leggeva, in quanto veniva esplicitamente richiamato il vecchio Comitato, in più sono stati affissi striscioni e manifesti in varie zone con l’indicazione della data della Festa .
Alla luce di quanto su chiarito, il “Comitato”,
– verificato che l’Associazione vuole insignirsi della denominazione “Festa della Vendemmia” solo a scopo pubblicitario e di richiamo;
– considerata l’assoluta mancanza di rispetto e spirito collaborativo mostrato nei confronti di persone rispettabili (intero Comitato), l’autore della brillante idea della· festa originaria (Prof Michele Lepore) e di coloro che ci hanno lasciato anzitempo (Prof. Donato Innotta-. Tonino Feola -. Achille Verrengia -Antonio Mancini} che, in rappresentanza di un intero popolo e con il loro impegno e sacrificio hanno avuto la capacità di tenere in piedi per tanti anni una manifestazione unica nel suo genere lasciando un ricordo positivo, piacevole e indelebile e tanta popolarità;
con tanto rammarico comunica che:
– Deplora e si dissocia dall’Associazione “Viviamo Casale” per il comportamento avuto (peccato!!! poteva essere una buona occasione di condivisione e non di divisione).
– Qualsiasi manifestazione organizzata e denominata “Festa della Vendemmia” non è e non sarà mai la prosecuzione della vecchia “Festa”.
– L’Associazione non può usare risultati, meriti e riconoscimenti ottenuti dal vecchio “Comitato Organizzatore” nel corso degli anni.
– Per quanto sopra declina qualsiasi responsabilità possa derivare dall’uso “Festa della Vendemmia” e riferibile al vecchio Comitato Organizzatore.
Sicuri che la presente comunicazione sarà interpretata nell’ottica di una trasparenza cristallina con cui è stata gestita per tanti anni la “Festa” chiariamo ulteriormente: che la presente era necessaria per la giusta conoscenza di quanto avvenuto, e impedire, per quanto possibile confusione, ed inutili e strumentali polemiche.
È gradito, a conclusione, ringraziare tutto il popolo di Casale, e comunicare che con delle economie ancora nella disponibilità del “Comitato”, è in corso la redazione di un opuscolo riepilogativo delle varie edizioni e delle attività realizzate con la vecchia “Festa”, opuscolo di cui sarà fatto dono a tutti i Casalesi e, ancora, si provvederà alla realizzazione di una struttura rievocativa della manifestazione a ricordo della stessa.
Casale 3 settembre 2024
Per il Comitato Popolare Organizzatore
ll Presidente
Mario Andolfi
* NOTA DELLA REDAZIONE – Nel prendere atto di queste parole il blog casaledicarinola.net rimane a disposizione di tutti per ogni eventuale replica.
8 thoughts on ““Comitato Popolare Organizzatore” – “Festa della Vendemmia” Casale di Carinola (CE)”
Quando si vuole creare fermento in una frazione tramite il lato politico questo succede. Sappiamo bene chi ha fatto nascere questa associazione e anche la promessa di una sponsorizzazione nascosta. Ma chi troppo vuole finisce per perdere anche ciò che ha. Casale non si vende ai più forti
Provo vergogna per te e per ciò che hai scritto. Casale muore e morirà per i tuoi pensieri egoisti.
Carissimo sconosciuto/a, non tutti i cittadini casalesi possono avere il tempo e la testa di correre dietro a queste cose, (di saper leggere fra le righe -per poter decifrare questa lotta tra poveri-, per cui sarebbe cosa gradita e giusta nei riguardi e nel rispetto di un’intera cittadinanza parlar chiaro (parla comme t’ha fatto mammeta) chiaro e limpido. (anche perchè della politica carinolese ne abbiamo piene le scatole e non solo).
certo che i proverbi antichi non falliscono mai
“E CIUCCE S’APPICCECANO E ‘E VARRILE SE SCASSANO”
Tanta lettura per non capire il perché il nome non può essere utilizzato. Poi mi chiedevo, ma se questa associazione non organizzava la festa quest’anno quei soldi del COMITATO POPOLARE restavano nelle loro casse per quanti altri anni?
Siete dei dinosauri da abbattere, voi e le vostre idee retrograde. Ogni singolo evento che si organizza in questo paese, da un po’ di anni a questa parte, deve essere sempre preso di mira dai vostri comportamenti e commenti saccenti. Lasciate che i giovani sbaglino, capiscano e imparino dai propri errori, proprio come avete fatto voi nel corso degli anni in cui organizzavate quella bellissima festa che purtroppo non c’è più. Un antico detto dice: “pilu a pilu se fa ru penniegliu” quindi lasciate che i giovani facciano quest’esperienza e poi potrete dare il vostro giudizio “divino” tipico della “panchina della sapienza”.
Chi vuole fare che faccia… chi non vuole fare invece sappia che non è obblibatorio rompere i cabasisi.
Per qunto riguarda il nome … bene ha fatto questa nuova APS a prenderlo e ad utilizzarlo.
Appartiene al popolo di Casale, non a qualcuno in particolare.
Avere organizzato la Festa per alcuni anni non altera il confine delle c
Il comitato originario è stato il popolo di Casale finchè ha organizzato la festa. E non vi sono dubbi.
Ora ke questa nuova APS organizza la festa è ank’essa il popolo di casale, nella misura in cui riuscirà a coinvolgere e tirare dentro a questa nuova stagione il paese, la gente.
Se il comitato originario non si è saputo rigenerare e non ha saputo proseguire nella sua mission certo meglio avrebbe fatto a offrire ogni tipo di supporto e collaborazione alla nuova proposta nata dalla sua esperienza.
Questo manifesto invece è una pagina brutta, a mio avviso, da cui traspare una carenza di lucidità che spiega anche la fine del comitato stesso.
La festa della Vendemmia è stata invece una bella pagina culturale in cui tutti ritrovavano sapori, odori, ricordi di un ttempo che inesorabilmente si andavano perdendo.
La vendemmia, quella della festa di Michele Lepore, è tanto…
I giovani magari nemmeno hanno avuto, beati loro, la possibilità di viverla.
Non farebbero male a fare qualche chiacchierata con Michele, solo con lui, non con altri, per trarre qualche spunto e qualche idea… per il futuro.
Molto bello il tuo commento, lo condivido in pieno, ma chi ti assicura che anche Michele non sia d’accordo con il brutto manifesto? Alla fine è firmato “per il Comitato Festa” e fino a prova contraria Michele ne era l’anima.
Se non si è dissociato allora è complice di questa brutta pagina per Casale?