I Campetti della Circumvallazione di Casale, una struttura che attualmente sembra, anzi è, indecorosamente abbandonata e mestamente chiusa. Anche se ci rendiamo conto che non è adeguata alle normative di sicurezza, non si può far passare in second’ordine che rappresenta uno dei pochi, forse l’unico svago degli adolescenti di Casale di Carinola, l’unico sano almeno! È un sacrilegio tenerli così!
Dicevamo che il vero problema è la grave assenza della sicurezza: l’adeguamento a norma è imprescindibile se si intende sul serio far risuscitare una struttura che non è certo tra le peggiori della provincia di Caserta, anzi tutt’altro. Una delle persone che tra gli ultimi se n’è preso cura ci raccontava di problemi per ottenere una copertura assicurativa, assicurazione poi ottenuta in deroga (del resto siamo pur sempre in Italia!), ma anche dell’ammirazione per una struttura che faceva la sua figura nonostante le sue problematiche. Quelle più eclatanti riguardano i paletti in ferro che sorreggono la recinzione, potenzialmente pericolosi per gli atleti, problemi cui sinora si è ovviato con materassini in spugna in grado di attutire eventuali impatti, e i gradini di cemento che anch’essi potrebbero risultare pericolosi per pubblico ed atleti.
Interpellata su qual è l’intenzione dell’amministrazione riguardo a questa struttura che, ripetiamo, sarebbe un vero e proprio spreco abbandonare, la sindaca di Carinola Giusy Di Biasio, nel mostrarsi possibilista osserva «Io ho cercato di coinvolgere i ragazzi di Casale, da parte mia ci sarà sempre ogni appoggio perché credo che solo in questo modo si possa far rinascere quei Campetti. Anzi mi auguro che si scuotano un po’ le coscienze dei giovani con la speranza che qualcuno si faccia avanti».
Non crediamo ci sia bisogno di scuoterli, i giovani, anzi proprio da loro è venuto l’input a parlare di quest’argomento e in effetti sono anni che ci si prova a rianimarli i Campetti, ma sempre per passione e a titolo gratuito: purtroppo per le varie vicissitudini della vita ogni buona intenzione e giovanile entusiasmo sono andati a sbattere contro la realtà. Il timore, o meglio il realismo, impone di pensare che se non c’è la volontà, l’importante volontà di un’istituzione pubblica come l’Assessorato allo Sport del comune di Carinola, a compiere il primo passo rimettendo a norma la struttura, rivitalizzandola nel migliore dei modi e affidandola in gestione tramite regolare concorso a un privato o a un’associazione che voglia fare business, dubitiamo che si possa andare oltre l’estemporaneità di un torneo o di una partita ma niente di più, cosa peraltro successa negli ultimi dieci anni.
Giunge notizia che c’è l’interessamento di qualcuno che ha fatto richiesta di affidamento in gestione, una gestione imprenditoriale e si è fatto un sopralluogo: per l’amore che proviamo verso i Campetti facciamo il tifo perché quest’interessamento si concretizzi e vada in porto il salvataggio di questa struttura che inaugurata a metà degli anni ’80 ha dato il meglio di sé quando ormai era già vecchia!