Aspiranti Consigliere di Casale, una domanda…

A pochi giorni ormai dalla conclusione di questa campagna elettorale abbastanza sottotono non solo per la situazione Covid che ha portato alla (giusta!) scelta di evitare comizi, ma anche e soprattutto per le disastrate finanze del comune di Carinola, Comune in clamoroso pre-dissesto, che obbliga i contendenti in lizza a contenersi alquanto con promesse a vuoto e libri dei sogni scritti con inchiostro simpatico onde evitare di offendere viepiù l’intelligenza dell’elettore, ci sorge spontaneo un dubbio.

Una delle cose più brutte in una Cittadina, come per esempio la nostra, dall’estensione di circa 60 km2 e formata da varie frazioni, ville (più o meno di campagna) e borghi vari, è il continuo inneggiare al “frazionismo”, cioè una sorta di «Prima Casanova!», «Prima Casale!» o «Prima Nocelleto!» ecc., quasi come se un po’ di “sovranismo” si fosse impadronito di noi. L’eccesso opposto però è parimenti fastidioso! Assistere a una campagna elettorale in cui spesso, molto spesso, ci si dimentica addirittura solo del nome del proprio paese fa venire l’orticaria! Non è forse questo il modo migliore per far crescere il bubbone del «Prima io», in un certo qual modo egoistico? La storia non ha insegnato nulla? Voller zittire le voci di dissenso è sempre stato il modo migliore per alimentarle!

In queste settimane sentir parlare di crisi idrica non accostata a Casale, quando senza andare troppo indietro nel tempo ricordiamo la denuncia effettuata da un gruppo di compaesani casalesi nella scorsa Estate per la rottura continua delle pompe di Ventaroli, o di emergenza strade ancora non accostata a Casale, è addirittura inutile star qui a ricordare il penoso stato della strada che sale da Croce, solo a metà (ma proprio a metà!) risolto negli ultimi giorni e delle strade interne piene di buche, fa praticamente sobbalzare sulla sedia! In pratica la prima cosa che abbiamo pensato è questa: «Diamine, vuoi vedere che viviamo in un paesino QUASI PERFETTO e non ce ne siamo accorti? Ma allora è colpa nostra che non apriamo gli occhi?».

Fare la classifica delle disgrazie non è mai bello, anzi è spesso odioso, ma se non ribadissimo quello che scriviamo da anni, e soprattutto documentiamo con foto, significherebbe quasi disconoscere le nostre parole, buttare nel cesso la nostra convinzione che in definitiva Casale sarebbe pure un bel paesino, basterebbe un poco di cura, così come per tutto il comune di Carinola, quella cura che non si dovrebbe impetrare come se fosse una grazia da ricevere ma che ogni amministratore, o aspirante tale, dovrebbe mettere nei suoi programmi e che molti supporter o agit-prop delle varie compagini sembrano aver dimenticato.

Un’ultima considerazione: quanto è bello e normale ascoltare il candidato consigliere che nel chiedere il voto ai propri compaesani, illustra dettagliatamente le problematiche del proprio quartiere o della propria comunità e come intenderebbe muoversi per provare a risolverle, vuol dire che ne ha consapevolezza, che soprattutto se ne sente coinvolto e che mostra empatia verso chi li subisce. Ma quanto è irritante, per converso, il silenzio quasi assoluto dei candidati casalesi che non fanno altrettanto: a costoro diciamo

«Ma allora viviamo in un borgo ideale, non migliorabile? Solo noi ne vediamo le storture? Fatevi sentire, il voto si merita non si chiede soltanto!»

2 thoughts on “Aspiranti Consigliere di Casale, una domanda…

  1. La cornacchia

    A Casale ci sono personaggi politici da oltre 30 anni, non hanno mai fatto niente per il paese, e attualmente ancora hanno il coraggio di chiedere voti ai casalesi.

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  2. Anonymous

    questi candidati casalesi a consiglieri comunali, perchè non imparano un mestiere e vanno a lavorare?
    ha noi comunità per le loro capacità non servono, al contrario sono di peso.

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