Il sindaco di Teano Dino D’Andrea con Ordinanza n. 93 del 21/11/2020, «ordina la sospensione delle attività didattiche in presenza dei plessi scolastici di ogni ordine e grado sul territorio comunale dal 23 novembre al 3 dicembre. Valuteremo inoltre la riapertura solo se l’indice Rt sarà minore di 1 e se disporremo di posti letto per tutelare la salute dei bambini».
Prosegue la confusione, sempre più simile all’anarchia purtroppo, delle varie istituzioni e degli Enti locali riguardo alla Didattica in presenza o a distanza. Già il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca aveva praticamente annunciato che le scuole non avrebbero riaperto il 24 novembre, la cosa non è stata ufficializzata da un’Ordinanza perché si tratta di una decisione legata ad una costante verifica del dato epidemiologico, adesso cominciano ad essere molti i Sindaci che decidono autonomamente di non attendere le decisioni dall’alto ma di comportarsi come Signorotti medioevali e padroni assoluti del proprio territorio, terre in cui la propria parola, diffusa attraverso Ordinanze che un tempo si chiamavano semplicemente Grida, è legge assoluta.
Si badi bene però non è certo una critica ad personam ma una stigmatizzazione nemmeno tanto velata del Sistema Italia in cui a partire dalle Regioni il potere è frazionato e diluito in mille rivoli che rendono praticamente impossibile al cittadino, anche se mediamente informato, riuscire ad orientarsi in questo vero e proprio intrico di Leggi, DPCM, Ordinanze Regionali Decreti Sindacali.
Ora è pur vero che il Titolo V della Costituzione assicura una certa autonomia alle Regioni, anzi una vera e propria esclusiva titolarità in certe materie, anche se specie in questo periodo la si usa a fisarmonica, a convenienza secondo il proprio tornaconto elettorale, è pur vero che la legge riconosce formalmente al Sindaco la qualifica di autorità sanitaria locale in veste di ufficiale del Governo, ma è altrettanto vero che in emergenza sanitaria nazionale è lo Stato che ha il potere di decidere e se non andiamo errati noi siamo in uno stato di emergenza sanitaria nazionale! È dal 31 gennaio che lo siamo ufficialmente almeno! E pensare che qualche demente pretendeva pure l’Autonomia Regionale Differenziata, vale a dire un aggravamento dell’inverecondo bailamme che Stato, Regioni e Comuni ci costringono a vivere.
E tutto ciò mentre il Coronavirus rischia di vincere!