Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca nel suo intervento su Facebook ha confermato le indiscrezioni che già circolavano da stamattina e che cioè le scuole non apriranno il 24 novembre o meglio, visto che la cosa non è stata ufficializzata da un’Ordinanza, difficilmente riapriranno. Insomma si lascia ancora una volta una porta aperta, uno spiraglio legato all’analisi dettagliata del dato epidemiologico riscontrato.
«Quando abbiamo chiuso le scuole è successo il finimondo. In questo momento, invece, abbiamo un’ondata di richieste per non aprire, perché i genitori sono sinceramente preoccupati. La riapertura per il 24 novembre era una previsione, ma non apriremo nulla se non avremo certezze dal punto di vista epidemiologico. Abbiamo scelto una linea di tutela dei bambini e delle loro famiglie. Non voglio anticiparvi nulla, ma è probabile che non si riapra il 24 novembre e non lo faremo se non avremo certezze dal punto di vista sanitario. Andremo avanti con lo screening oltre la data prefissata, ci sarà una proroga della data».
Riguardo poi alla Zona Rossa istituita in Campania, continua la polemica con il Governo che o si è distratto prima non istituendola direttamente, o si è distratto dopo adottando quel provvedimento di restrizione, in base a chissà quale criterio, dopo quattro o cinque giorni. Comunque visto che non c’è nessun controllo, si dovrebbero controllare anche gli spostamenti tra Comune e Comune, questa sedicente Zona Rossa sembra più una Zona Rosè.
«La zona rossa della Campania è servita a placare l’ondata di sciacallaggio politico e mediatica. Ancora oggi la Regione non ha avuto conoscenza della relazione degli ispettori invitati la scorsa settimana. Quelle stesse relazioni che sono arrivate prima ai giornali che a noi. Così come le Regioni non sono informate sul criterio adottato dal Governo per fissare l’indice di contagiosità del cittadino positivo (il famigerato Rt, ndr). Ci sono cose che non sono trasparenti e chiare, noi pretendiamo chiarezza: c’è qualcosa che non quadra. Perché se c’è un tasso Rt basso, non capisco come ci siano tanti ricoveri in terapia intensiva. I dati sostanziali dovrebbero corrispondere. Ci sono tante cose che devono essere chiarite. La Campania è stata, è e rimarrà su una linea di trasparenza. La Campania è una casa di vetro».