A una settimana dal voto negativo sul Bilancio Preventivo 2020 che ha decretato la caduta ex lege dell’Amministrazione di Carinola retta dal sindaco Antonio Russo, l’apparente silenzio del prefetto di Caserta dott. Raffaele Ruberto cui la legge affida l’onere di nominare il Commissario, o i Commissari, che amministreranno il nostro Comune fino alle Elezioni prossime, assume toni quasi misteriosi. Apparentemente.
Eppure il TUEL, il Testo Unico degli Enti Locali, la vera e propria Bibbia che regola la vita di un Comune, parla chiaro sulle possibili cause che determinano la fine anticipata di un mandato sindacale, che normalmente dura 5 anni. All’articolo 141 Scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali alla lettera c) si dice esplicitamente «quando non sia approvato nei termini il bilancio».
Qual erano dunque questi termini? Inizialmente, causa Covid-19, inutile dire che purtroppo questo è un anno fuori dell’ordinario, i termini erano stati prorogati al 30 settembre dalla legge di conversione del DL Rilancio 34/2020 (metà di luglio), ma successivamente, e forse questo è il passaggio sfuggito nel palazzo carinolese, e del resto anche noi avevamo dato credito a questa errata versione, tali termini erano stati ulteriormente prorogati, era il primo di ottobre, facendoli slittare ancora al 31 ottobre.
Quindi se il Prefetto ancora non è intervenuto d’ufficio è perché sta agendo sotto l’egida dalla legge, anzi probabilmente non agirà fino al prossimo 20 novembre quando, trascorsi i 20 giorni di ulteriore proroga che la legge concede ai Sindaci per la presentazione di questo documento, si vedrà obbligato all’intervento.
Visto che in ogni caso il Consiglio Comunale che ha stabilito la decadenza del Sindaco è stato comunque celebrato, a questo punto poco importa se venti giorni prima o dopo, il Prefetto non si risolva ad intervenire perché messo davanti all’evidenza di una paralisi amministrativa dall’invio della delibera del Consiglio Comunale di martedì 20 ottobre. Ecco, questo invio c’è stato? Non sappiamo chi materialmente sia deputato a questo passaggio, anche se facendo due più due non crediamo sia un atto politico bensì un adempimento formale, quindi sia in capo alla macchina burocratica del Comune.
Detto ciò è utile ribadire che la nomina prefettizia potrebbe avvenire in qualsiasi momento e a questo punto speriamo che accada stasera o domattina stessa, ma sarebbe il colmo che Carinola, che già soffre di ritardi amministrativi di decenni, debba ancora attendere per sviste o rinvii burocratici. Non è certo l’impazienza che ci fa parlare, o l’ebbrezza di una gestione commissariale che, ricordiamo ancora a chi non avesse avuto la pazienza di leggerci, tutti noi carinolesi subiamo obtorto collo, ma la verità è che quando un irto percorso è necessitato è meglio intraprenderlo al più presto che non galleggiare nell’incertezza.