Napoli, 9 ottobre 2020. Quattro ore di sciopero distribuite nell’arco della giornata, presidi ed assemblee davanti alle sedi provinciali di Confindustria e alle principali aziende del settore agroalimentare: sono le iniziative che Fai Cisl, Flai-Cgil e Uila Uil Campania hanno messo in campo oggi nella giornata di mobilitazione nazionale indetta dalle organizzazioni sindacali di categoria per chiedere il rinnovo del contratto collettivo di lavoro. A Napoli, Caserta e Salerno presidi davanti alle sedi di Confindustria, con le delegazioni composte dai segretari di categoria che hanno incontrato i vertici locali degli industriali. “Abbiamo consegnato un documento – spiega Giovanna Basile, segretaria generale Flai-Cgil Campania e Napoli – nel quale ribadiamo la centralità del rinnovo del contratto per il settore alimentare, che punta a dare dignità e tutele alle migliaia di lavoratori e lavoratrici che, durante la pandemia ed in pieno lockdown non si sono mai fermati. Il contratto deve essere unico e sottoscritto da tutte le associazioni di categoria, nessuna esclusa”. A Benevento, il presidio si è tenuto davanti allo stabilimento del pastificio Rummo.
“Oggi siamo scesi in piazza in tutta la regione – dice il segretario generale Cgil Campania, Nicola Ricci – per far sentire la voce di un settore che conta 400mila addetti ai quali alcune associazioni di categoria, tra le quali Federalimentare, non vogliono riconoscere aumenti salariali e diritti ma, soprattutto, non vuole onorare all’impegno preso a luglio di sottoscrivere il nuovo contratto di settore. Ci deve essere un contratto unico per tutti: il salario e i diritti dei lavoratori di un comparto importante, come quello agroalimentare, devono essere difesi. Se non ci sarà la firma, – annuncia Ricci – apriremo anche per questo settore una stagione di mobilitazione a livello regionale”.
Ufficio Stampa Cgil Campania