Contrariamente al resto d’Italia in cui le scuole riapriranno il 14 settembre per affrontare la stagione post-Covid-19, in Campania si tornerà in classe il 24 settembre.
Una scelta anticipata da tempo dall’assessora all’Istruzione, Politiche Sociali e Giovanili della Regione Campania Lucia Fortini, ma definita nella giornata di ieri venerdì 3 luglio, dopo il tavolo con i sindacati e le associazioni di genitori.
«Una decisione – dichiara l’esponente della giunta campana- presa con rabbia ed amarezza ma non c’era altra possibilità. Aprire il 14, come ha suggerito la ministra Lucia Azzolina, e poi chiudere per la preparazione dei seggi elettorali in vista del voto del 20 e 21 settembre, avrebbe significato mandare i ragazzi a scuola per non più di tre giorni, considerato che in tutti gli istituti l’inizio delle lezioni è sempre scaglionato tra le diverse classi. E questo non è serio, per i docenti, per gli studenti, per le famiglie. Mai come quest’anno, che ha così profondamente ferito il mondo della scuola, il ritorno tra i banchi deve essere un momento solenne. L’istruzione è un diritto e dunque lo Stato ha il dovere di tutelarlo e di garantirne sempre l’esercizio. Anche prima delle elezioni».
Adesso la sfida sarà di riprendere in sicurezza dopo tanti annunci e parole spese forse inutilmente, visto che ormai mancano poco meno di 3 mesi per organizzare un lavoro immane e delicatissimo.