La triste contabilità dei contagiati si aggiorna continuamente e richiede l’attenzione di tutti noi: sono 73 complessivamente i contagi emersi dallo screening dell’Asl di Caserta tra la zona rossa dei palazzi ex Cirio di Mondragone ed il focolaio nell’azienda agricola di Falciano del Massico.
Non vediamo l’ora di non parlarne più, ma purtroppo è quanto messo scritto in una nota del dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria finita nell’ordinanza con cui è stato prorogato l’isolamento domiciliare per i residenti in via Razzino. Dallo screening, partito dai primi due casi, sono emersi altri 43 positivi su oltre 750 tamponi effettuati.
Successivamente sono stati eseguiti altri 3000 tamponi circa, da cui sono emerse altre 28 positività di cui 27 tra i dipendenti dell’azienda di Falciano del Massico, chiusa dall’ASL per sanificazione ambientale. I 27 lavoratori contagiati sono residenti: 18 a Mondragone, 4 a Falciano del Massico, 3 a Sessa Aurunca, 1 a Carinola (si parla insistentemente di una seconda persona contagiata nel Carinolese, e ancora nella nostra frazione di Casale, ma preferiamo attenerci a quanto finora comunicato ufficialmente dalle Istituzioni) e 1 a Recale. Nelle ultime ore è stata certificata anche la prima guarigione: una donna che è risultata negativa dopo due tamponi di controllo.
In ogni caso questi numeri hanno indotto la Regione a prorogare, fino al 7 luglio, l’ordinanza con cui era stata disposta la “mini-zona rossa” ai palazzi ex Cirio. Confermato anche l’obbligo dell’utilizzo di mascherina su tutto il territorio di Mondragone.