Ad aggravare la situazione del focolaio di Mondragone, oltre ai 29 positivi al Covid-19, a causa dei quali è stato creato un cordone sanitario attorno ai Palazzi ex Cirio, onnipresente divampa la tensione politica, acuita dalle prossime Regionali del 20-21 settembre.
Protagonisti, manco a dirlo, sono il leader della Lega Matteo Salvini e il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca:
«Il governatore che perde tempo a insultare la Lega e a lanciare slogan sui lanciafiamme anti-assembramenti, dovrebbe spiegare come mai non riesce a risolvere neppure il problema di Mondragone dove i cittadini italiani sono esasperati perché chiusi in casa per motivi sanitari mentre alcuni immigrati violano le regole come se nulla fosse. Dal caos rifiuti ai troppi ospedali chiusi, dalle ordinanze contro le pizze a casa al flop dei controlli, dagli insulti al sottoscritto agli accordi con i Mastella e i De Mita: i campani si meritano un governatore serio e non un battutista».
Il leader della Lega si riferisce al gruppo di persone che ha scavalcato il muro e violato la zona rossa ed alla conseguente tensione sociale che in questi giorni sta riesplodendo a Mondragone tra la comunità italiana e quella bulgara, involontaria protagonista dei nuovi casi di positività al Coronavirus, e storicamente mal sopportata perché ritenuta responsabile “di affari illeciti”, tra cui il contrabbando di sigarette e il caporalato, come emerso anche da diverse indagini (come se fossero gli unici, ndr).
Un gruppo di una decina di italiani residenti nel complesso ha duramente contestato il sindaco Virgilio Pacifico esprimendo una forte rabbia per il nuovo isolamento domiciliare che gli è stato imposto, dopo i due mesi di totale chiusura. I manifestanti invocano il diritto di andare a lavorare e quello dei loro bambini di uscire per giocare e passeggiare. Ad esasperare gli animi sono anche le continue fughe di immigrati bulgari che, cosa cui si accennava poc’anzi, continuano ad eludere gli obblighi di restare in casa e sottrarsi al cordone sanitario.
Purtroppo in questi giorni di “ripresa” dell’emergenza Covid-19, la campagna elettorale in vista delle Regionali, sta esacerbando gli animi sempre più.