Lorenzo Razzino – Un’amara riflessione

Premetto che cerco di arrampicarmi su questioni politiche – sociologiche dei giorni nostri con una base culturale assolutamente deficitaria, avendo conseguito come titolo di studio solo la Licenza Media ma spesso mi fido e mi affido a letture giornalistiche ove commenti autorevoli tipo quello di oggi su la Repubblica di Richard J. Bernstein ( docente di filosofia ) che riporto in qualche breve passaggio e credo possa aiutarci a comprendere quanto sia difficile arginare una tendenza pericolosa che rischia di far precipitare l’Europa tutta e non solo l’Italia agli orrori del totalitarismo del trascorso XX secolo.

È chiaro a tutti che la partita si sta giocando intorno ai migranti che un becero populismo ed alla falsa propaganda di Trump, Orban e c. ed in casa nostra interpretato magistralmente da un famelico , scaltro e camaleontico Salvini, riduce il fenomeno migrazione alla “peste ” del XXI secolo. Questo non per rinnegare la difficile e spesso improvvisata gestione dei flussi migratori da parte dell’Europa la cui governance appare ormai sempre più debole.

Ma torniamo a quello che scrive Bernstein : “… Purtroppo una delle tecniche più fortunate per sfumare la differenza tra verità e falsità è spacciare qualsiasi verità come una semplice opinione: quello che avviene più o meno quotidianamente a opera dell’amministrazione Trump. Oggi i leader politici seguono con grande successo una prassi eclatante dei regimi totalitari di un tempo, creano cioè un mondo fittizio di realtà alternative”.

Infatti com’è noto usa termini come “invasione” , “sicurezza” anche se come tutti sappiamo che di invasione non si tratta e che i reati legati alla sicurezza sono costantemente in diminuzione salvo i furti.
Ma ritorniamo a Richard J Bernstein il quale riporta quelle che egli definisce “la profezia di Hanna Arndt” filosofa che già nel 1943 sosteneva che “la crescita del numero di profughi sarebbe rimasta un problema irrisolto” e quindi sosteneva “Il risultato di una coerente e totale sostituzione di menzogne alla verità non è che ora le menzogne saranno accettate come verità e che la verità sarà denigrata come menzogna, ma che il senso grazie al quale ci orientiamo nel mondo – e la categoria di verità versus falsità è tra i mezzi mentali che servono a tal fine – viene distrutto”.

Ed ancora “Gli individui che si sentono negletti e dimenticati anelano ad una narrazione – anche fittizia – che dia un senso all’ansia che provano e promette una sorta di redenzione. I leader autoritari traggono enormi vantaggi sfruttando queste ansie e inventando una storia che promette di risolvere i problemi di ciascuno ha molto più presa rispetto ai fatti e alle tesi “razionali”.

Credo che questo quadro descriva perfettamente quello che in questo periodo storico sta accadendo in Italia, in Europa e nel Mondo e penso sua assolutamente inutile cercare improbabili capri espiatori tra le nostre fila ma tenerci per mano, resistere e marciare compatti perché la dignità della politica e la verità tornino ad avere un ruolo primario in una società ove l’interesse di parte, l’egoismo, le brutture, gli inganni e la corruzione ” mentale ” la fanno da padrone.

 

Lorenzo Razzino

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