Lunedì 18 dicembre nella “Sala dei Baroni” del Maschio Angioino di Napoli sarà firmato il protocollo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), valido fino al 31 dicembre 2018, alla presenza dei prefetti della Regione, il ministro dell’Interno Marco Minniti, i sindaci dei 44 comuni della provincia di Caserta che hanno comunicato la loro adesione, e di altre autorità territoriali.
Costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, secondo Biagio Napolano, presidente della Cooperativa Solidarci della provincia di Avellino,
Uno SPRAR si apre al territorio e lavora in sinergia con la diretta partecipazione degli attori presenti su quel territorio. Questo permette davvero ai Sindaci di governare il processo dei flussi migratori e anche di generare economia o potenziale occupazionale, quindi è anche conveniente. Con i CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) invece si è governati e in parte anche deresponsabilizzati. L’apertura di uno SPRAR prevede un lavoro di concertazione con i cittadini e tiene sempre in piedi la relazione tra il Comune e chi lo abita, in questo modo si contribuisce a costruire e a rafforzare una cultura dell’accoglienza e si favorisce la continuità dei percorsi di integrazione. È una scelta politica molto forte quella dello SPRAR, significa assumersi un’importante responsabilità per la riuscita delle misure di accoglienza, protezione, integrazione. Invece i CAS risultano sempre un’imposizione dall’alto, malvista: un CAS non è mai la soluzione per un territorio, intanto perché sarebbe deputato ad una prima accoglienza, gli ospiti dovrebbero restare un massimo di sessanta giorni e finiscono invece per passarci un anno
I Comuni della provincia di Caserta che entreranno a fa parte della rete SPRAR sono: Caserta, Ailano, Alife, Alvignano, Aversa, Carinaro, Casapulla, Capodrise, Castel Marrone, Castello del Matese, Cesa, Ciorlano, Falciano del Massico, Francolise, Galluccio, Gricignano d’Aversa, Letino, Marcianise, Maddaloni, Macerata Campania, Parete, Piedimonte Matese, Pietramelara, Pietravairano, Raviscanina, Riardo, Rocchetta e Croce, Ruviano, San Nicola la Strada, Santa Maria Capua Vetere, San Cipriano d’Aversa, San Marco Evangelista, Santa Maria la Fossa, Succivo, Trentola Ducenta, Orta di Atella, Valle Agricola, Vairano Patenora, Sant’Arpino, Vitulazio, Valle di Maddaloni, San Pietro Infine.
Insomma quest’adesione conviene o no?