Circa un paio di mesi fa scrissi che non sarei più intervenuto sulle vicende amministrative locali perché mi sono sentito tradito, offeso e deluso da cotanto disimpegno e negligenza nell’amministrare la nostra pur difficile comunità.
Mi sono sentito tradito e preso in giro da qualche promessa elettorale clamorosamente disattesa, badate bene niente per tornaconto personale, e non solo ma addirittura con una difesa ad oltranza da parte del Sindaco, almeno questo ho letto sulla stampa e sui blog, di quello che riteneva e che quasi tutti gli amministratori ritenevano essere un qualcosa di insostenibile per il bilancio comunale che poi irrimediabilmente si riverbera su tutte le famiglie carinolesi, parlo dell’Ufficio del Giudice di Pace che costa alla nostra comunità circa trecentomila euro. Non oso immaginare cosa sottende tale volontà dal momento che è sotto gli occhi di tutti che tale presidio non reca alcun vantaggio al Comune, anzi… dico solo che è manifestamente scandaloso, né voglio credere che alla base possano esserci vantaggiosi accordi politici a titolo personale per favorire future carriere politiche. Ho sempre affermato che l’Ufficio del GdP si potrebbe mantenere a Carinola ma con il contributo pro-capite e con l’aggiunta di un surplus per il Comune di Mondragone dal momento che ivi domiciliano migliaia di cittadini non registrati, diversamente è ignobile ed immorale nei confronti dei cittadini carinolesi chiamati ad esborsi enormi per aver disastrosi servizi e magari come è accaduto qualche giorno addietro con licenza di umiliare ed offendere, in virtù di un livello superiore, impiegati comunali distaccati presso tali uffici: vedremo in seguito se i nostri amministratori saranno capaci di far chiedere scusa e restituire la dignità calpestata, inopinatamente, di una nostra cittadina.
Fermo qui il mio incipit perché non ho voglia di tediare tanti amici su cose dette e stradette e per aprire i cahiers de doleances non basterebbero fiumi d’inchiostro.
Quindi i motivi che mi hanno indotto a rompere il silenzio, mai dire mai, sono due importanti avvenimenti che hanno contrassegnato la ormai trascorsa settimana.
Il primo avvenimento, tanto inaspettato quanto importante, è stato la grandezza di un gesto generosissimo del giovane, affermato e simpaticissimo Frank Matano che non dimenticando la sua terra, i suoi natali, i suoi affetti ed i suoi amici ha voluto regalare a tutti “momenti di gloria”. Un evento di grandissima valenza mediatica: sapranno essere all’altezza i nostri amministratori di conferire a tale dono il valore che merita e ricavarne qualcosa di utile sotto l’aspetto d’immagine e di diffusione dei nostri prestigiosi siti archeologici?
Mah… sono perplesso, e con i fatti alla mano!
Il buon amico Tonino Corribolo, con pervicacia e competenza, impegnato da anni ad intensificare l’iniziativa del Premio “Matilde Serao” che ha ormai oltrepassato i confini regionali, si ritrova con l’abitazione di Ventaroli, ove visse la grande scrittrice e direttrice de Il Mattino, in uno stato completo di abbandono ed anonimato circondato da mura invase da rovi. Qualcuno dei nostri Amministratori si preoccupa mai che non è un bello spettacolo o non transita mai per Ventaroli?
Mah…
Il secondo motivo che mi ha proprio costretto a ritornare in campo è di come si è organizzata la Cerimonia di dedicare la già Piazza Alberata al Sergente maggiore Carmine Bertolino insignito di una Medaglia d’oro al valore civile. Ebbene cari amici che mi sopportate, ritengo la manifestazione di stamane tra le peggiori manifestazioni organizzate negli anni nel nostro Comune, e permettetemi dire che ricordare un proprio coraggioso e valoroso figlio in questo modo significa fargli un torto. La Medaglia d’oro al valore civile dopo quella al valor militare è la più importante tra le onorificenze che lo Stato concede ai propri figli e credo che non meritava tanta sciatteria, tanta approssimazione e pressapochismo.
Come si può immaginare di rendere onore ad un grande e coraggioso gesto civile senza il coinvolgimento delle scuole elementari e medie del nostro Comune ai quali alunni andava proposta la riflessione su un coraggioso ed eroico atto di senso civico?
Come si può immaginare di dare onore civile ad un cittadino italiano senza la presenza della bandiera tricolore?
Come si può immaginare di dare gli onori civili senza la rappresentanza dello Stato (Prefetto o suo delegato) e senza il coinvolgimento di alti gradi militari della Forza Armata dell’Aeronautica?
Come si può immaginare di celebrare tale riconoscenza senza una superiore autorità ecclesiale?
Come si può immaginare di organizzare un momento così solenne tra il trambusto del traffico senza pensare di deviarlo?
Come si può immaginare di svolgere un momento così toccante senza la presenza di un momento musicale che eleva lo spirito ed interroga la coscienza civica? Addirittura si è cercato di sopperire, all’ultimo momento, con un giovane assonnato e volenteroso trombettista catapultato dal letto.
Come si può immaginare di rappresentare in modo così sciatto la figura di un eroe civile senza il coinvolgimento delle Associazioni culturali e non del nostro Comune?
Per carità di patria mi fermo qui, ma con sincerità ed amicizia vi esorto a trovare il coraggio e dimettervi, il nostro Comune ha bisogno di altri e di giovani.
In amicizia
Lorenzo Razzino
3 thoughts on “Il crepuscolo del comune di Carinola: quanta amarezza…”
#FRANKMATANOCARINOLA #PROLOCOCARINOLA : PIU’ DI QUALCUNO SI DOVREBBE DIMETTERE!
La proloco di Carinola a Sessa Aurunca, mah! Come per dire: venite tutti a sessa! Tanto a Carinola non si fa niente! Siamo proprio messi male, ma male male male!!
Caro Sig. Lorenzo, il lupo perde il pelo ma non il vizio!!
Voglio chiarire subito che mi trova d’accordo con le Sue riflessioni 8 che avrebbe però dovuto fare molti anni fa) . E’ dai tempi della sua militanza nei Verdi, che le nostre campagne, i nostri monumenti sono in un stato pietoso. Qualcosa è stato fatto ( di sicuro non dai Verdi!) ma è insufficiente per poter intavolare un discorso serio ( e dico serio!) di promozione e sviluppo turistico nel nostro territorio. Ci mancano le basi, le fondamenta, che non sono mai state costruite. Perciò, le sue riflessioni hanno un difetto di base: sono strumentali. Ho quasi 50 anni e mai l’aveva vista così attiva “politicamente”. Cosa è successo, è stato folgorato anche lei sulla via di damasco, o, come preferisco pensare, è stato lasciato a piedi? Saluti, il suo vero amico, Juan Passannant