Ieri sera convegno dedicato alla memoria di Matide Serao nel 90° della sua scomparsa, con intervento clou di Donatella Trotta giornalista de Il Mattino e una delle massime esperte della grande carinolese-greca, serata nel corso della quale è stata consegnata una targa in ricordo della povera avvocato Antoniatta Iannettone al fratello Luigi, e contemporaneamente presentazione del libro di Luigi De Magistris, La Città Ribelle, con contributi di Maurizio De Giovanni ed Erri De Luca.
Sì avete capito bene CON-TEM-PO-RA-NEA-MEN-TE! Cioè in un comune come quello di Carinola che non arriva a 7500-8000 abitanti, dove se si organizza un solo evento culturale al mese è tutto grasso che cola, organizzare ben due eventi cui chi avrebbe voluto assistere avrebbe dovuto avere il dono dell’ubiquità essendo programmati nello stesso giorno e alla stessa ora, si è trattato di una vera e propria caduta di stile!
Chi dobbiamo ringraziare per quella che, a voler essere gentili, è una clamorosa svista, ma che in effetti è la spia di una dilettantesca gestione degli eventi culturali del comune di Carinola che affonda le sue radici negli anni addietro e che come un purulento bubbone ieri sera è scoppiato in maniera clamorosa? In pratica di chi è la colpa?
Ovviamente non siamo qua per distribuire patenti di affidabilità a chicchessia, non ci arroghiamo il diritto di ergerci a giudici, anzi per rispetto di entrambi gli eventi pur avendo notato immediatamente questa palese discrasia abbiamo ritenuto opportuno non rimestare nel torbido, come invece è stato fatto, per non rischiare di danneggiarli entrambi, cosa che puntualmente ed inevitabilmente è successa, ma derubricare il tutto a una semplice “mancanza di comunicazione” ci sembra oltremodo riduttivo. Per comprendere al meglio quanto sia fallace questa spiegazione basta affidarsi a delle semplici considerazioni:
– Matide Serao è morta novant’anni fa, quindi è lecito sostenere che tale appuntamento fosse ampiamente preventivato;
– Matilde Serao è una delle poche glorie carinolesi, non a caso il progetto approvato dalla Regione Campania inerente all’Estate Carinolese verte sull’immaginario incontro tra la Serao stessa ed altri carinolesi illustri come il conte Petrucci e il giurista Novelli, ed era impensabile che l’Associazione a lei intestata, e che ha come ragione sociale il recupero della sua memoria e la salvaguardia del suo operato, non avesse organizzato nulla in una delle date fondamentali di quest’ “anno seraiano”;
– infine, e ciò toglie ogni dubbio, tale appuntamento era stato ampiamente preannunciato in occasione delle celebrazioni napoletane per il 125° della fondazione de Il Mattino e segnatamente in un’intervista rilasciata da Antonio Corribolo al giornalista Dino Cerbone in quell’occasione.
Fatti questi ragionamenti, basati sulla semplice osservazione della realtà, non ci resta che dispiacerci per le serate, entrambi interessanti ripetiamo, la cui concomitanza per colpa di un’endemica improvvisazione hanno finito per imbarazzare Carinola più che dar lustro al suo buon nome.
Novelio Santoro