Domani domenica 11 giugno si terranno le elezioni amministrative in oltre 1.000 comuni d’Italia: si voterà per rinnovare i Sindaci e i Consigli Comunali. Tra i comuni dove si voterà ci sono 21 capoluoghi di provincia (Alessandria, Asti, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani) e 4 capoluoghi di regione (Palermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila); 8 città al voto hanno più di 100mila abitanti e 153 più di 15mila.
Agli elettori sarà consegnata una sola scheda elettorale, ma la modalità di voto saranno differenti per i comuni fino a 15.000 abitanti e per quelli con più di 15.000 abitanti. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Lo scrutinio inizierà a partire dalle 23 di domenica 11 giugno, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti.
Comuni fino a 15.000 abitanti
Nei comuni con una popolazione fino a 15.000 abitanti si vota con una sola scheda per eleggere sia il Sindaco che i Consiglieri Comunali. Il nome di ogni candidato alla carica di Sindaco sarà affiancato sulla scheda dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati alla carica di Consigliere. Sulla scheda il nome del candidato Sindaco è già stampato, quindi per votarlo si dovrà solo tracciare una X sul suo nome. Il voto per il Sindaco e quello per il Consiglio sono uniti: votare per un candidato Sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia. Nei comuni con più di 5000 abitanti, inoltre, si possono esprimere due preferenze per i candidati al consiglio comunale, purché si tratti di candidati di sesso diverso. In caso di parità di voti tra due candidati alla carica di Sindaco si tornerà a votare per il ballottaggio domenica 25 giugno. In caso di ulteriore parità viene dichiarato eletto il più anziano.
Comuni con più di 15.000 abitanti
Nei Comuni che hanno più di 15.000 abitanti si voterà sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nomi dei candidati alla carica di Sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Si potrà votare, però, in tre modi diversi:
Nei Comuni con più di 15.000 abitanti è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50 per cento più uno). Nel caso in cui nessun candidato ottenga la maggioranza, domenica 25 giugno si terrà un turno di ballottaggio tra i due candidati che hanno ricevuto più voti.
Spesso ci è capitato di guardare con certo fastidio alla sicumera con cui si attribuisce un valore politico generale a votazioni essenzialmente locali e pertanto difficilmente comparabili ad altre tornate elettorali “diverse”, ma la realtà è che in Italia tutte le elezioni hanno significato “politico nazionale”. Queste consultazioni non fanno eccezione, anzi, come si fa ad ignorare che queste Amministrative sono le prime votazioni, e pure di un certo rilievo visto che sono oltre 9 milioni gli aventi diritto, dopo il Referendum Costituzionale dello scorso 4 dicembre malamente perso dal Governo?
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