Caro Sindaco,
mi scuserai se userò uno scrivere informale perché, conoscendoti, so che non accetteresti da un amico un linguaggio formale seppur il ruolo che rivesti lo richiederebbe. Ancora una volta mi preme sottoporre a te, alla Giunta ed alla Maggioranza che ti sostiene l’annosa questione ambientale e qualche spruzzata su qualcosa che proprio è indigeribile e che molti cittadini lamentano, oltre a non sentire al proprio fianco l’amministrazione.
Sai, anzi, sapete che non sono mosso da nessun motivo personale se non quello da te richiesto di essere da stimolo alla tua-vostra azione amministrativa.
Sono convinto che solo recuperando il territorio e l’identità storica delle nostre frazioni e valorizzando la cultura, l’agricoltura ed i beni architettonici oltre a preservare l’ambiente e senso civico potremmo tentare la risalita dal baratro ove politiche dissennate e prive di ogni progetto armonioso ci hanno purtroppo confinato.
Il fenomeno delle mini discariche abusive nel nostro territorio ha assunto da tempo carattere endemico al proposito ti invio un video (visualizzabile sulla pagina Facebook di casaledicarinola.net, ndr) dell’ultima chicca sita nella strada interpoderale di fronte ad Andromeda. Ancora una volta chapeau! a questa massa di incivili che giorno dopo giorno infieriscono sul nostro ambiente provocandogli gravi ferite.
Capisco e mi rendo conto che non è semplice controllare tutto il territorio, ammesso che il personale preposto avesse la voglia di controllarne almeno una parte, ma in molti Comuni nei punti sensibili ove l’inciviltà di alcuni si accanisce maldestramente contro il vivere civile vengono installate le cosiddette “fototrappole” che sono posizionabili in diverse zone, senza fili e dotate di sensori ad infrarossi che allertano la Polizia Municipale.
Comprendo che a molti amministratori il tema ambientale interessi soprattutto quando bisogna coprire il vuoto nei discorsi con qualche accenno en passant tanto per… e magari lo ritengono tema di ultima fascia e magari per dimostrare il loro impegno enfatizzano il completamento del “mostro di cemento” cosiddetto “palazzetto dello sport ” ove sono stati spesi fiumi di denaro pubblico e che ancora tanto denaro costerà senza che apporterà nessun beneficio alla cittadinanza e sarà destinato a diventare l’ennesima cattedrale nel deserto divorata da rovi e decadente per incuria visto che a quanto sembra le misure del campetto sono irregolari e quindi neanche sarebbe omologato.
Caro Antonio ti invio pure lo stato “de quo” della villa e del sarcofago posto al centro di essa. Ricettacolo di ogni sporcizia con acqua putrida e puzzolente e fonte pericolosa di malattie, un’altra opera che è costata carissima (il sarcofago) e di utilità zero via zero.
Mi permetterei di suggerire di prendere in considerazione il suo smantellamento e porci al suo posto una Cassa Armonica che potrebbe essere sfruttata per spettacolini per i piccoli e perché no anche con l’organizzazione di qualche Matine’e che potrebbe allietare il pubblico nelle mattinate e pomeriggi dalla primavera all’autunno.
Avrei ancora molto da scrivere ma lo farò in un prossimo intervento ma ci tengo a ricordarti, a ricordarvi, che le varie criticità ambientali sottoposte da tempo alla vostra attenzione ad iniziare da quella del cimitero ancora lì beatamente giacciono.
Non so se nel capitolato di appalto dei Rifiuti sia previsto oltre che lo spazzamento delle strade, cosa che avviene molto saltuariamente e mal fatta, sia previsto anche il lavaggio di tanto in tanto e, visto che non piovendo è un polvericcio continuo che si espande ad ogni passaggio di mezzi meccanici, credo sia utile provvedere a rinfrescare strade e, per usare un eufemismo, i marciapiedi.
In ultimo mi preme segnalare l’odissea di chi deve viaggiare con i mezzi pubblici.
A parte il disastro della vetustà dei mezzi e la poco professionalità di alcuni autisti con il cellulare fisso all’orecchio che minano la sicurezza di quei pochi viaggiatori e di altri, ma a parte questa nota dolente quello che è anche grave ed irrispettoso è il disagio che molte persone vivono nell’attendere l’arrivo del pullman e non avendo un riferimento preciso ove c’è la fermata obbligatoria ed a che ora è previsto il passaggio non essendoci una pensilina, una tabella che indichi la fermata e l’ora.
Senza che nessuno provveda ad un minimo di controllo.
Naturalmente è questo un problema che interessa a pochi visto che la gran parte di noi anche per brevi tragitti si sposta in auto ma credo che ci voglia più rispetto e più tutela verso chi è obbligato a servirsi dei mezzi pubblici che quasi sempre sono i più deboli.
Come credo sia obbligo della società dei trasporti installare segnali delle fermate con annessa tabella degli orari, sia obbligo dell’amministrazione che tutto avviene entro i canoni previsti poiché anche i trasporti pubblici si tengono grazie a prelievi fiscali di ciascuno di noi.
Ti ringrazio, vi ringrazio, per l’attenzione lasciandovi con un cordiale saluto.
Lorenzo Razzino