“Siamo responsabili non solo di quello che facciamo, ma anche di quello che non facciamo”, parola del grande commediografo francese Moliére.
Ecco ci piacerebbe che questa frase venisse stampata a chiare lettere e affissa nella sala consiliare di ogni Comune d’Italia, anzi a dire il vero anche in quella dove si riunisce il Consiglio dei Ministri, ma per il momento ci accontenteremmo che ciò avvenisse in quella del comune di Carinola, a partire da stasera per esempio, visto che tra qualche ora si riunirà il Civico Consesso in quel Palazzo Petrucci/Novelli che nonostante la vibrata protesta di chi, suo malgrado, parlava a nome di una delle categorie più svantaggiate d’Italia, quella dei disabili, e le tante promesse “da politico” (la “p” minuscola non viene usata per caso), continua ad essere inaccessibile a chi non riesce a salire autonomamente le scale.
Sono passati undici giorni ormai da quando l’affaire ascensore, e quindi barriere architettoniche, del Palazzo carinolese per eccellenza, è scoppiato come un bubbone in faccia a chi è stato eletto per amministrarci, e da allora cosa è cambiato?
Dunque la politica in questi giorni è stata impegnata nelle IMPORTANTISSIME, quasi vitali diremmo, elezioni dei vertici del Servizio Idrico dell’ATO 2 – Campania, ennesimo teatrino della spartizione italica in cui abbiamo toccato con mano che quelli che fino a pochi mesi fa sembravano acerrimi nemici sui balconi carinolesi, si sono alleati per spartirsi più comodamente quelle poltrone di un altro dei tantissimi Enti del sottobosco amministrativo italiano.
Sono stati impegnati, anzi oseremmo dire immersi a capofitto, nella stucchevole rivendicazione della paternità del simbolo PD, questione che a volte sembra essere solo locale visto che a quanto pare da Caserta nessuno si è mai sognato di rispondere (per il buon nome del nostro Comune ci auguriamo di essere smentiti, il che significherebbe che Carinola non viene ignorata).
A dire il vero pensiamo che i politici nostrani dovrebbero esser stati impegnati anche per gli ultimi aggiustamenti dei documenti PUC visto che stasera se ne discute la definitiva approvazione in Consiglio Comunale.
Analizzata “l’enorme mole di lavoro” cui sono stati chiamati i nostri poveri rappresentanti cittadini, viene naturale capire che non abbiano potuto trovare lo straccio di cinque minuti di tempo per telefonare alla ditta che cura l’assistenza dell’ascensore del Palazzo in questione, Palazzo che a quanto pare da quando è stato restaurato non è stato più adeguatamente manutenuto se non in maniera estemporanea e occasionale.
Come, si dirà, si pretende questo in un periodo festivo? Problemi del genere a quanto ci risulta non vanno in vacanza e se si ignorano ci sarà sempre un’altra vacanza che ne impedirà la soluzione.
PS – Non è vero che il problema-ascensore non è stato segnalato, è già dal Premio Serao di giugno che cominciò ad evidenziare problemi di malfunzionamento, solo che si sa “Il medico pietoso… “
One thought on “Palazzo Petrucci/Novelli e l’ascensore”
Sei sicuro che la ditta non sia stata chiamata e non sia intervenuta perché non viene pagata da tempo?
Questo è il senso pratico dei debiti di funzionamento che trovi sul bilancio ed equivalgono a circa una annualità di entrate.
Chiedi piuttosto al Sindaco perché non ha celebrato il consiglio al piano terra per consentire l’accesso ai diversamente abili. Questo dipendeva solo da lui.