Con l’incontro di ieri sera a palazzo Petrucci/Novelli è stata sancita la nascita dell’Associazione Terre del Falerno. In sala e al tavolo della presidenza una nutrita ed importante compagine di attori dell’economia locale, legati soprattutto alla filiera del vino Falerno, ed anche a quella della cultura.
Gli intervenuti in rappresentanza degli Enti Locali protagonisti e degli attori economici interessati si sono soffermati sulla necessità di promuovere lo sviluppo di un territorio ricco di storia come quello dell’Ager Falernus con l’apertura di una fase costituente della nuova Associazione.
L’ottima riuscita delle esperienze già affrontate all’esposizione internazionale di Hong Kong, con ben 8 Cantine Locali a rappresentare il territorio, e all’analogo meeting di Basilea, una specie di prova sul campo, invoglia a continuare. Nel contempo però tali esperienze hanno evidenziato una volta di più la necessità di professionalità per far sì che produzioni ad un certo livello vengano portate ai vertici del mercato internazionale: particolarmente interessanti in tal senso le considerazioni di Salvatore Avallone di Villa Matilde e di tutti gli altri intervenuti, tra cui abbiamo riconosciuto Tony Rossetti dell’azienda Bianchini-Rossetti e Angelo Pagano dell’omonima azienda vinicola, interventi previsti in scaletta e non. Terre del Falerno con il suo grande potenziale ideale ed umano comincia quindi a muovere i primi passi impegnandosi sul fronte del mercato globale con il coraggio e l’energia per riuscire a fare e fare bene.
Ma dobbiamo notare che a palazzo Novelli ieri sera faceva freddo. E non c’era nemmeno un bicchiere di vino per dare il benvenuto e scaldare l’atmosfera di una sala per l’occasione non riscaldata. A Casale come tutti sanno offrire un bicchiere di vino agli ospiti, invitati e non, è tradizione antica e non accettarlo è addirittura un’offesa.
Insomma, scherzi a parte, tante belle parole per l’iniziativa intrapresa sono state abilmente utilizzate da parte di tutti gli intervenuti; come detto i giovani di Terre del Falerno sono volati a Hong Kong, poi a Basilea, e quindi hanno già costruito un’importante rete di relazioni internazionali e tutto ciò ci sembra assolutamente positivo; speriamo solo che riescano a organizzarsi al meglio e a trovare una continuità di azione e di lavoro nel settore che sembra avere grandi possibilità di sviluppo, sopperendo con la forza dell’immaginazione e della creatività all’acquisita inospitalità della nostra amata terra, che continua a condannare all’esilio le sue migliori intelligenze.
Auguri di cuore
K