Ieri sera a palazzo Petrucci/Novelli di Carinola si è tenuto il convegno dal titolo “Carinola: contributi di ricerca”, organizzato dall’Associazione Amici della Biblioteca.
Alla presenza del professor Luigi Corrente del periodico aurunco Terra Laboris e introdotto dal moderatore, avvocato Carmine Guarriello, il sindaco di Carinola dottor Luigi De Risi ha espresso l’auspicio che Carinola diventerà presto Capitale Italiana della Cultura, titolo cui si provocatoriamente è candidata quest’anno, unica città Campana insieme ad Ercolano.
L’architetto Corrado Valente ha incentrato il suo intervento sulla struttura urbana di Carinola, definendola tra le meglio conservate, nonostante tutto (e in quel “nonostante” non possiamo fare a meno di notare un certo rammarico per interventi necessari ma sempre procrastinati nel tempo): la piazza tra la Cattedrale e Palazzo Petrucci/Novelli, le mura, l’ospedale, il convento della Maddalena, le porte, l’assetto viario originario di collegamento, i ponti di dogana (ponte dell’Epitaffio con stele delle tasse conservate nella Chiesa di San Giovanni e Paolo a Casale), le metodologie di costruzione.
L’architetto Francesco Miraglia ha illustrato i restauri del novecento dei manufatti carinolesi. Quelli degli anni ‘60 di Santa Maria in Foro Claudio e della Cattedrale ad opera dell’architetto Margherita Asso della Soprintendenza, evidenziando il mancato rispetto del principio della tutela della stratificazione storica e l’incredibile decisione di raddrizzare i muri laterali dell’episcopio, originariamente inclinati. Insomma una rivisitazione in chiave molto critica degli interventi di restauro effettuati in quegli anni, critiche basate anche sulla mole di reperti rinvenuti presso l’ex-Cattedrale di Carinola – lapidi marmoree, antiche iscrizioni e statuette votive che si sta tentando in arte di recuperare – inopinatamente abbandonati.
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