Pro Loco mia, che fine hai fatto?

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Era l’inizio dell’anno scorso, credo marzo, quando tutti noi avevamo sperato in una rinascita non solo culturale, dell’intero areale Carinolese. Nasceva, anzi rinasceva la PRO LOCO CARINOLA.
Dopo un parto non proprio semplice, causa la commistione con la Politica, e sì la tanto amata/odiata politica, vede finalmente la luce questa nuova associazione che riesce a guadagnare circa 300 adesioni. Allora ci si chiede: “Ma le Pro Loco sono Enti Autonomi o debbono dipendere dalle varie Amministrazioni politiche e in modo specifico che ruolo debbono avere?”

Esse hanno lo scopo di favorire e valorizzare con ogni mezzo la conoscenza, la tutela, la fruizione in termini di conservazione delle realtà e delle potenzialità turistiche, naturalistiche, culturali, sportive, artistiche, storiche, sociali ed enogastronomiche, dei territori e delle comunità di loro interesse per promuoverne la conoscenza e la crescita sociale. Nei loro statuti le Pro Loco sono associazioni di volontariato senza fini di lucro che, nel rispetto delle politiche comunali e provinciali, svolgono attività di promozione turistica, dovrebbero valorizzare le risorse locali, organizzare e realizzare manifestazioni ed eventi che servono a favorire la conoscenza del patrimonio storico, ambientale e culturale, le tradizioni e i prodotti tipici locali,  l’artigianato e la gastronomia del territorio, affinché siano di richiamo per turisti e villeggianti, offrendo assistenza ed informazioni e rendendo piacevole e confortevole le condizioni di un eventuale soggiorno. Ecco in poche parole cosa è una Pro Loco.

Pure quella carinolese allora? Ma, allora, che fine ha fatto la nostra Pro Loco?

Le varie manifestazioni dell’anno scorso, e dell’inizio di questo 2015, pensiamo ad esempio al carnevale di Nocelleto, organizzato dall’ACEN, la casalese Festa della Vendemmia, le varie rappresentazioni pasquali (sia a Nocelleto che a Casale), non hanno visto scendere in campo la Pro Loco. Forse a questa Amministrazione non piacciono questo genere di cose?

Non un comunicato, non una programmazione, niente di niente. Ah, è vero il Concerto di Natale, ma basta?

Vi dirò, all’inizio pensavo dipendesse solo dalla Politica, e in realtà forse è ancora così visto che dopo più di un anno non si è riusciti a dotarla nemmeno di una sede, ma oggi penso: ma non sarà anche la componente umana ad aver contribuito a questo fallimento?

Forse fallimento è una parola grossa, però mi spingo a fare una considerazione: ci si è vantato tanto, i politici lo fanno undici volte su dieci, della rinascita di un organismo che in pratica mancava a Carinola da venti-trent’anni, ma se oggi la Pro Loco scomparisse nuovamente mi dite chi se ne accorgerebbe?

 

Giova

9 thoughts on “Pro Loco mia, che fine hai fatto?

  1. anonymus

    Tutto sbagliato e tutto da rifare. Si capisce bene perchè leggendo questo post. Ma l’idea che tutti possano fare tutto è fuorviante. Le 300 iscrizioni nonchè gli organismi direttivi generati non facevano presagire nulla di buono. La proloco va ripensata in toto visto che tutte le idee fondanti si sono dimostrate sbagliate. Il bilancio comunque è fallimentare. Hanno fatto meglio e molto di più le ass. già presenti sul territorio. Mi dispiace della prova della bisproloco ma il populismo alla prova dei fatti produce sempre ben poco, si sa.

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    1. anonymus

      Mi spieghi quale sarebbero queste idee fondanti venute meno?
      Forse a noi comuni mortali sfugge qualcosa?
      Anche perchè come primo anno di attività, non mi sembra che abbia fatto poco la neo costituita Pro Loco.

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      1. anonymus

        Se dico che tutto quello che è stato fatto è da ripensare significa che va rivisto il tutto. Non credo che la pro-loco sia un’ass. qualunque come tante che già esistono ed egregiamente, almeno alcune, portano avanti le loro finalità. Incredibile che ad un anno si stia ancora a piagnucolare per una sede attrezzata adeguatamente negata dall’amministrazione, quando poi a Carinola ci sono spazi liberi a volontà. La proloco doveva, ovviamente, concordare il suo programma con l’amministrazione e se nei fatti quest’ultima veniva meno, per quello che era obiettivamente possibile, ad impegni assunti il direttivo non doveva fare altro che prontamente rassegnare le dimissioni. Forse facendo in questo modo negli ultimi atti dell’aministrazione regionale in scadenza credo ci sarebbe stato anche un pensiero per la proloco di Carinola. A volte non basta avere la fortuna di disporre di solide entrature , bisogna anche utilizzarle, ovviamente nell’interesse del territorio. Quindi credo che ad un anno dalla sua costituzione la proloco possa, nell’interesse di Carinola, decidere di chiudere i battenti che tra l’altro non è mai riuscita ad aprire (cosa che comunque non fa piacere) oppure trascinarsi per un po’ seguendo la strada già tracciata dalla vecchia proloco (che non ha fatto nulla di sbagliato ma nemmeno di buono). La nuova Proloco vero non ha fatto poco infatti, in pochissimo tempo, ha sbagliato la strategia, le iniziative, e soprattutto… ha sbagliato politica e non si può ora permettere ulteriori incertezze.

  2. anonymus

    Caro Giova è vero che la Pro Loco di Carinola ha registrato un fallimento, ma esclusivamente nei confronti della “politica basata sullo scambio”, da quella che confonde il diritto col favore. Infatti, dai 300 ca. iscritti iniziali (molti dei quali ignari), all’attualità i soci sono meno di 1/3, ma tutti consapevoli. Non credo sinceramente, dopo quello che ho visto nei giorni delle elezioni, che le defezioni siano giunte a causa di una delusione circa l’operato di un anno. Certo la mancanza di fondi non ha consentito di poter offrire molto alle varie associazioni che operano nel territorio, ma dire che nulla è stato fatto non è corretto. La Pro Loco ha guidato il Touring Club d’Italia in visita a Carinola e prodotto per l’occasione un pieghevole sul territorio. La Festa della Vendemmia, tramite anche l’EPT sollecitata dal direttivo della Pro Loco, ha avuto un gruppo artistico gratis. Lunarte ha avuto un contributo, minimo, ma lo ha ricevuto. Il concerto di Natale nella ex cattedrale di Carinola, gratis, è stato organizzato dalla Pro Loco. Il concerto del Coro Giovanile del San Carlo che si è esibito nel convento di San Francesco (ingresso gratuito) ha visto la partecipazione fattiva anche della Pro Loco. Chiedo venia se ho dimenticato qualcuno, ma l’età avanza! Quindi può sembrare poco, forse lo è, ma qualcosa nel primo anno è stato fatto. Quest’anno sono state inoltrate richieste per ottenere finanziamenti per dare il giusto contributo a tutte le iniziative culturali, sociali, folcloristice che si svolgeranno nei vari casali e nel capoluogo. Ovviamente la Pro Loco non può essere la panacea dei mali atavici che limitano Carinola, come ad esempio, quello di considerare le associazioni fisiologiche a un partito o gruppo partitico. Forse qualche associazione costituita con questo scopo vi sarà pure, ma ve ne sono diverse (almeno nell’elenco consegnato) che lavorano a prescindere da partiti politici, gruppo schierati o singoli personaggi votati alla politica attiva e le loro iniziative lo dimostrano. La Pro Loco non è fisiologica a un partito o all’amministrazione in carica, ma collabora con essa indipendentemente dal colore. Il politico che vanta o vanterà il possesso della Pro Loco è un folle! Ancor di più se pensa di ottenere dei voti attraverso di essa. Lo stesso dovrebbe fare l’amministrazione esorcizzando il pensiero che individua la Pro Loco un’associazione nemica se non può essere usata per i propri scopi. Ad oggi la Pro Loco non ha una sede propria, in quanto non gli è mai stata data se non attraverso un locale da condividere con l’Informagiovani. Certo abbiamo ancora tanto da fare, confidando anche nell’arrivo di finanziamenti che consentano alla Pro Loco di promuovere iniziative sia proprie, che in collaborazione con altre associazioni! Non siamo ancora all’epilogo di una esperienza, ma all’inizio di un percorso non facile… certo non impossibile!
    Ad maiora!

    Corrado Valente, segretario della Pro Loco

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  3. anonymus

    Al carissimo Presidente Tonino, al carissmo Segretario Corrado e all’intero gruppo dirigente della Pro Loco,
    di tutto l’aiuto di cui avrete bisogno (e che le mie limitatissime capacità e possibilità permettono) potrete disporre da parte mia in ogni momento e in qualsiasi circostanza lo riterrete opportuno.
    Come potrete disporre, sono certo, anche dellacollaborazione di tantissimi Carinolesi e delle diverse realtà associative sul territorio.
    Buon proseguimento della campagna iscrizioni 2015 e delle attività che, sono certo, saranno progressivamente intensificate e qualificate.
    Emiliano Polia

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  4. anonymus

    La gestazione della nuova proloco sembra effettivamente un poco troppo lunga. Ma forse sono ancora in tempo per dare una raddrizzata ed essere veramente utili per Carinola. Giudizi troppo duri sono sempre sbagliati. Forse merita un poco di fiducia e magari tra qualche tempo ci stupirà, in che modo non lo so. Sovraccaricare di aspettative la nuova pro loco è sbagliato perchè è un modo perfetto per farla fallire. Io credo ci sia ancora un poco di tempo prima di esprimere un giudizio a ragion veduta.

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    1. anonymus

      A Carinola le idee sulla proloco sono tante e ben confuse a quanto sembra di capire. Pensare di avere la soluzione in tasca è facile fino a che non ci si confronta con i problemi. Credo che invece di fare passi avventati la proloco dovrebbe innanzitutto trovare il modo di avviare una tranquilla discussione al suo interno per poi tracciare la strada da seguire per il futuro. Per ragioni antiche non sembra incassare, oltre al tesseramento gonfiato, la simpatia e l’appoggio popolare che è indispensabile per il suo percorso. La proloco ha molto duro lavoro ancora da fare se vuole ancora essere parte attiva di un radicale processo storico di cambiamento.

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